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Commercio, saldi invernali, Crisponi ribadisce: date invariate

La data di inizio dei saldi resta quella del prossimo 5 gennaio, fissata con decreto regionale a seguito di quanto dibattuto in sede di Conferenza Stato - Regioni.
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CAGLIARI,13 NOVEMBRE 2012 - "È sempre stato tutto chiaro: la data di inizio dei saldi resta quella del prossimo 5 gennaio, fissata con decreto regionale a seguito di quanto dibattuto in sede di Conferenza Stato - Regioni. Il sondaggio su una possibile anticipazione delle promozioni invernali è stata un'esplorazione di pareri per possibili future iniziative, in pratica un utile strumento di valutazione per farne oggetto di studio e confronto con le associazioni di commercianti e consumatori. Ripetiamo quanto già espresso in tempi non sospetti, esattamente il 22 ottobre scorso con un comunicato stampa ufficiale". Così l'assessore regionale del Commercio Luigi Crisponi ribadisce il senso del sondaggio avviato sul sito tematico della Regione "SardegnaConsumatore’ per misurare il gradimento di una eventuale anticipazione delle promozioni invernali nelle attività commerciali e che il sondaggio non incide assolutamente sulla data di inizio dei saldi, che resta fissata per sabato 5 gennaio 2013.

CONFERENZA REGIONI DECIDE SU DATE SALDI. "L'esito del sondaggio - aggiunge Crisponi - verrà portato come oggetto di studio all’attenzione della prossima riunione della Conferenza delle Regioni, ossia la sede in cui si decide a livello nazionale la data di inizio e la durate dei saldi".

CONFRONTO CON TUTTE LE PARTI IN CAUSA. "Nessuna decisione presa a priori né tanto meno intenzione di creare false aspettative nell’utenza, abbiamo acceso un’antenna di ricezione - chiarisce ulteriormente Crisponi - rivolta al giudizio dei negozianti, delle associazioni che li rappresentano e degli utenti su una proposta, della quale ci auguriamo che i commercianti tengano conto".

CONDIVISIONE DI PREOCCUPAZIONE E SOLUZIONI. "Condividiamo in pieno la preoccupazione delle associazioni di categoria – prosegue l’assessore Crisponi – date la delicatezza del momento, la crisi insistente e la sofferenza del comparto, cui contribuiscono fattori di ogni genere. D’altro canto, però, proprio perché non ci fermiamo alla preoccupazione ma cerchiamo soluzioni. Fermo restando che ogni iniziativa - conclude Crisponi - necessita dell’ascolto e della preventiva condivisione di tutte le parti interessate".