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Diritto allo studio, Cappellacci:"Sardegna si opporrà al decreto in conferenza Stato regioni. No a nuove discriminazioni"

"Non solo - ha evidenziato il presidente - appare assolutamente insostenibile che tale atto possa essere adottato a Camere sciolte, ma con i nuovi criteri per l’erogazione delle borse di studio si rischia di introdurre, oltre a gravi sperequazioni di carattere sociale, nuove forme discriminatorie tra gli studenti delle regioni meridionali e insulari, da un lato, e quelli delle altre aree del Paese dall'altro.
università degli studi
CAGLIARI, 6 FEBBRAIO 2013 - "Un decreto che non condividiamo nel metodo e nel merito". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, anticipando la posizione che sarà assunta domani durante la Conferenza Stato-Regioni dalla Sardegna, che sarà rappresentata dalla vicepresidente, Simona De Francisci, riguardo al nuovo decreto sul diritto allo studio universitario. "Non solo - ha evidenziato il presidente - appare assolutamente insostenibile che tale atto possa essere adottato a Camere sciolte, ma con i nuovi criteri per l’erogazione delle borse di studio si rischia di introdurre, oltre a gravi sperequazioni di carattere sociale, nuove forme discriminatorie tra gli studenti delle regioni meridionali e insulari, da un lato, e quelli delle altre aree del Paese dall’altro. Siamo convinti che si debba andare nella direzione opposta - ha aggiunto Cappellacci - perché l’Università, la Ricerca e l'Innovazione rappresentano gli strumenti fondamentali per superare quelle disuguaglianze che ancora oggi costituiscono il principale fondamento della questione meridionale e della questione sarda".