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Agricoltura, anche la Sardegna nel programma europeo 'Frutta nelle scuole'. L’assessore Cherchi: "Idea buona, ma serve più rispetto per le imprese sarde"

Il Programma prevede la distribuzione, nell’orario della merenda, di frutta e verdura di qualità, intera o porzionata, di produzione esclusivamente italiana, pronta ad essere consumata. 'Quando certe buone abitudini si apprendono a scuola – ha affermato l'assessore Oscar Cherchi - è più facile che si mantengano anche in età adulta".
Frutta nelle scuole  - merenda a colori
CAGLIARI, 11 APRILE 2013 - Resteranno aperti fino al 10 maggio i termini per l’adesione al programma europeo coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali "Frutta nelle scuole", per l’anno scolastico 2013/2014. Il Programma prevede la distribuzione, nell’orario della merenda, di frutta e verdura di qualità, intera o porzionata, di produzione esclusivamente italiana, pronta ad essere consumata. "E’ un iniziativa importante – commenta l’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi – che condivido nel concetto, ma avrei preferito che il bando per la fornitura della frutta nell’isola fosse stato riservato alle sole imprese agricole sarde. Senza voler scavalcare le regole che impongono che i bandi debbano essere aperti a tutte le imprese italiane, avrei gradito che il Ministero avesse tenuto in maggiore considerazione la nostra condizione di insularità che ci impedisce di essere concorrenziali sul prezzo, ma ne avrebbe guadagnato la freschezza delle merci e l’ambiente grazie alla cosiddetta 'filiera corta'. Sarà questo un motivo per reclamare in occasione della prossima Conferenza Stato-Regioni, anche se il progetto si fonda su basi decisamente condivisibili. Condivisibili perché hanno come obbiettivo quello di 'insegnare' ai nostri ragazzi ad alimentarsi correttamente. Troppo spesso i nostri giovani e giovanissimi si lasciano sedurre dalla pubblicità e, complice la fretta che contraddistingue i tempi moderni, si preferisce consumare una merendina o uno snack, trascurando i prodotti della nostra terra che oltre ad esser buoni pure quelli, certamente non fanno male, anzi, sono parte integrante della dieta alimentare più corretta per evitare in futuro di andare incontro a patologie legate ad un’alimentazione sbagliata'. Per il prossimo anno scolastico la Commissione europea ha previsto di coinvolgere nel programma poco meno di 30.000 studenti sardi. 'Quando certe buone abitudini si apprendono a scuola – conclude Oscar Cherchi - è più facile che si mantengano anche in età adulta. A giovarsene, oltre che i consumatori, sarà anche l’economia locale, perché in futuro, se sapremo essere dei buoni ‘insegnanti’, buona parte della spesa delle famiglie oggi destinata a prodotti industriali sarà utilizzata per acquistare prodotti della nostra terra e, ancora meglio, a 'kilometri zero'. Le scuole primarie interessate potranno fare richiesta di adesione tramite una procedura informatica che sarà disponibile sul sito ministeriale 'Frutta nelle scuole'.