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Antitrust, Cappellacci: Ora lo Stato si schieri dalla parte dei sardi

"Quella che stiamo conducendo - ha aggiunto il presidente - è una battaglia di libertà, perché i cittadini dell'isola hanno il sacrosanto diritto di circolare per tutto il territorio nazionale senza limitazioni di nessun genere. Permettere che restino in balia dei capricci degli armatori significa cagionare ad un'isola come la nostra un danno di proporzioni incalcolabile".
Palazzo della Regione
CAGLIARI, 14 GIUGNO 2013 - "In questi anni Roma e' stata sorda all'urlo della Sardegna. Ora ci aspettiamo che lo Stato, che troppe volte ha dato l'impressione di essere gomito a gomito con gli armatori, dia un segnale chiaro e si schieri dalla parte dei sardi. Quella che stiamo conducendo - ha aggiunto il presidente - è una battaglia di libertà, perché i cittadini dell'isola hanno il sacrosanto diritto di circolare per tutto il territorio nazionale senza limitazioni di nessun genere. Permettere che restino in balia dei capricci degli armatori significa cagionare ad un'isola come la nostra un danno di proporzioni incalcolabile. E' come se i cittadini del Lazio, della Toscana o della Lombardia non avessero la certezza di poter utilizzare quotidianamente le autostrade o se fossero costretti a pagare cifre da capogiro per utilizzarle. Se dovesse accadere un fatto simile, anche per un solo giorno, assisteremmo sicuramente ad una rivoluzione. Non si può accettare che invece per i sardi questa rappresenti una situazione normale e permanente. La decisione dell'antitrust è una clamorosa vittoria, che finalmente squarcia il velo di omertà con cui qualcuno avrebbe voluto che fossero celate le giuste rivendicazioni dei sardi. Ora lo Stato dia le risposte attese dai sardi. La stagione dell'ignavia o peggio ancora delle sponde politiche ieve finire una volta per tutte".