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Traghetti - Cappellacci, obiettivo finale è passaggio funzioni e risorse a Sardegna per garantire mobilità

Il confronto aperto stamane prosegue - ha proseguito Cappellacci - con Regione e Governo che si confronteranno con la Tirrenia sulle possibili modifiche della convenzione, con l'obiettivo di arrivare ad una riduzione dei prezzi. Il secondo aspetto riguarda quello che per noi è l'irrinunciabile obiettivo finale: l'effettivo trasferimento alla Regione Sardegna delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima.
Tirrenia
ROMA, 25 GIUGNO 2013 - Sul tema dei collegamenti marittimi la Regione Sardegna è impegnata su più fronti. L' ha ribadito il presidente Ugo Cappellacci durante l'audizione presso la commissione Trasporti della Camera dei Deputati. "In primo luogo - ha aggiunto -, vi è la necessità di affrontare la contingenza, che è una vera e propria urgenza. A questo proposito il blocco dell'aumento delle tariffe merci deciso stamane durante il vertice con il ministro Lupi è un fatto positivo anche da parte del Governo.

Il confronto aperto stamane prosegue - ha proseguito Cappellacci - con Regione e Governo che si confronteranno con la Tirrenia sulle possibili modifiche della convenzione, con l'obiettivo di arrivare ad una riduzione dei prezzi. Il secondo aspetto riguarda quello che per noi è l'irrinunciabile obiettivo finale: l'effettivo trasferimento alla Regione Sardegna delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima. La nostra isola deve essere protagonista, non più spettatrice delle decisioni relative ai collegamenti via mare con la Penisola. Questo passaggio sarebbe l'unica garanzia che metterebbe il diritto alla mobilità dei sardi, che non può essere messo in discussione, al riparo dalle logiche del mercato e soprattutto dalle violazioni dei principi del libero mercato".

Su quest'ultimo aspetto - ha evidenziato il presidente, ripercorrendo le tappe della rivendicazione della Regione - la decisione dell'antitrust rappresenta un punto fermo di cui non si potra' non tenere conto nelle decisioni future.

"Vi è poi un terzo punto sul quale noi siamo determinati ad andare avanti. Nel 2011, stretti in una morsa dalla fase finale della Tirrenia come compagnia pubblica e dal cartello degli armatori privati, abbiamo compiuto un esperimento noto come la flotta sarda. Ora stiamo lavorando per ottenere il via libera dell'Unione Europea per varare una flotta sarda stabile, che sia - ha concluso il presidente della Regione - la "sentinella" del diritto alla mobilità dei sardi e di quella parte di continuità marittima che nel quadro attuale non risulta essere coperta".