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Ue: indice competitività - Cappellacci, Sardegna tra poche a migliorare posizione rispetto 2010

"La Sardegna, infatti, nonostante le note difficoltà derivanti dalla crisi e dalle molte vertenze ancora aperte con lo Stato, è la Regione meridionale – osserva Cappellacci - più virtuosa, meglio di Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. Ma soprattutto, è fra le sette Regioni (con Trentino, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli, Umbria, Molise, tutte aree "forti" che non soffrono certo delle nostre diseconomie), che hanno migliorato la loro posizione rispetto al 2010.
Palazzo della Regione
CAGLIARI, 25 AGOSTO 2013 - L’Indice di competitività delle Regioni europee presenta un quadro di criticità per l’Italia, ma la Sardegna è una delle poche Regioni italiane che è stata capace di migliorare la sua posizione rispetto al 2010. Lo sottolinea il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commentando i dati e la graduatoria del rapporto diffuso ieri dalla Commissione Ue, da cui emerge un quadro molto preoccupante per il nostro Paese che perde posizioni rispetto ai dati della prima edizione (2010).

Il presidente della Regione invita a leggere i dati in modo dinamico per apprezzare il miglioramento conseguito dall’isola rispetto a tre anni fa. "La Sardegna, infatti, nonostante le note difficoltà derivanti dalla crisi e dalle molte vertenze ancora aperte con lo Stato, è la Regione meridionale – osserva Cappellacci - più virtuosa, meglio di Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata. Ma soprattutto, è fra le sette Regioni (con Trentino, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli, Umbria, Molise, tutte aree "forti" che non soffrono certo delle nostre diseconomie), che hanno migliorato la loro posizione rispetto al 2010. Allora, infatti, l'isola tra le Regioni italiane era penultima al 237 posto, mentre oggi con 222 ha scalato tre posizioni".