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Enve: si Commissione a politica industriale Ue in materia di spazio. Cappellacci, Sardegna verso Distretto tecnologico in linea con indirizzi comunitari

"La Regione Sardegna - ha evidenziato Cappellacci a margine del dibattito - è già al lavoro per correre anticipatamente nella direzione indicata dagli indirizzi europei. Stiamo investendo nella ricerca e dell’innovazione, con risultati che rappresentano una significativa inversione di tendenza rispetto al passato, come testimoniato anche dal Regional Innovation Scoreboard dell’Unione Europea, che indica la nostra come unica regione italiana in costante miglioramento negli ultimi anni".
VILNIUS, 2 SETTEMBRE 2013 - Iniziati stamane a Vilnius i lavori della XX Commisionne Enve del Comitato delle Regioni Ue, guidata dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Tra gli atti approvati durante la sessione antimeridiana, vi è il parere relativo alla politica industriale dell’Unione Europea in materia spaziale, che accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione in cui si sottolinea che lo spazio è un settore chiave per la strategia Europa 2020.

Si tratta di un settore di punta della "Economia della conoscenza", che determina la futura competitività economica e fornisce soluzioni importanti anche per altri settori. Una della ricadute di tale politica, infatti, risiede proprio nel fatto che quanto appreso o modificato nel corso di attività spaziali può essere utilizzato in altri contesti, creando così un valore economico aggiunto.

Nel parere si sottolinea la necessità di liberare le potenzialità di crescita nel settore, attraverso la partecipazione delle PMI alla catena di approvvigionamento e istituendo strumenti di governance che vedano il coinvolgimento dei soggetti interessati e delle Regioni. Si evidenzia inoltre l’importanza della non dipendenza tecnologica del settore spaziale europeo, con particolare riguardo anche all’occupazione che, anche in questo settore, deve essere difesa dalle dinamiche che tendono a spostare le produzioni laddove minore è il costo della manodopera.

Si sottolinea altresì come, accanto alle applicazioni più conosciute in materia di telecomunicazioni, l’economia spaziale può avere una funzione strategica attraverso le applicazioni nell’agricoltura, nel sistema di monitoraggio degli oceani e delle correnti, nella navigazione marittima e aerea, nel controllo delle emergenze, contro l’inquinamento e nel controllo del clima e l’ambiente.

"La Regione Sardegna - ha evidenziato Cappellacci a margine del dibattito - è già al lavoro per correre anticipatamente nella direzione indicata dagli indirizzi europei. Stiamo investendo nella ricerca e dell’innovazione, con risultati che rappresentano una significativa inversione di tendenza rispetto al passato, come testimoniato anche dal Regional Innovation Scoreboard dell'Unione Europea, che indica la nostra come unica regione italiana in costante miglioramento negli ultimi anni. Tra i campi della politica regionale di ricerca e sviluppo abbiamo inserito anche quello aerospaziale".

"E’ un settore - ha evidenziato il presidente - che conta in Italia circa 800 imprese, oltre 38 mila addetti e un fatturato di circa 6200 milioni di euro. Abbiamo intrapreso un percorso – spiega Cappellacci - finalizzato ad istituire il Distretto Aerospaziale della Sardegna, con un comitato promotore che vede la partecipazione del CNR, del CRS4, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, delle Università di Cagliari e Sassari e di altri soggetti pubblici e privati. L’obiettivo è quello di mettere a sistema le scelte degli attori pubblici e privati, creare un polo di eccellenza nazionale e cogliere così le opportunità imprenditoriali ed occupazionali offerte dal settore".