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Vertenza Nuova Sardegna - Cappellacci, autonomia e radicamento valori per azienda; AD Mondardini, ruolo sociale informazione

"Siamo consapevoli del momento difficile che attraversa anche il settore dell'editoria e rispettiamo, ma non condividiamo le iniziative assunte dall'Azienda, invitandola perciò ad un'ulteriore riflessione", ha detto il presidente Cappellacci.
Giornali
CAGLIARI, 10 SETTEMBRE 2013 - "La pluralità dell'informazione è un valore di crescita della società e lo è a maggior ragione in una Regione come la Sardegna, che da sempre si batte per la tutela dei principi dell’autonomia e della specialità storico-culturale dell'isola". L'ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel corso di un incontro a Villa Devoto con l'Ad del Gruppo l'editoriale L'Espresso, Monica Mondardini, e Marco Moroni. Dg della Finegil, il gruppo dei giornali locali di cui fa parte la Nuova Sardegna. La decisione dell’Azienda di procedere all’incorporazione del quotidiano nella Finegil e l’annuncio del conseguente trasferimento della sede legale da Sassari a Roma sono al centro di una vertenza, sfociata in alcune giornate di sciopero.

"Siamo consapevoli del momento difficile che attraversa anche il settore dell'editoria e rispettiamo, ma non condividiamo le iniziative assunte dall'Azienda, invitandola perciò ad un'ulteriore riflessione - ha detto il presidente Cappellacci -. Un approfondimento ci sembra poi indispensabile per il piano di razionalizzazione dei costi, con ipotizzate riduzione dell'organico, in particolare nella redazione di Cagliari. In questo senso vanno salvaguardati non solo i diritti fissati dai contratti ma anche gli aspetti sociali che comporterebbe un trasferimento per il lavoratore e la sua famiglia. Senza trascurare i riflessi che potrebbe derivarne sul piano informativo. Mai come in questo momento, in cui il Paese fatica ad uscire dalla crisi, c’è bisogno di mass media capaci di accompagnare la società in una ripresa che non può essere solo economica, ma anche sociale, morale e culturale”.

L'AD Mondardini ha, dal canto suo, spiegato che la procedura di incorporazione rientra “nel processo di consolidamento di un nuovo modello di gestione dei giornali locali del Gruppo l’Espresso basato: da un lato, sul massimo radicamento territoriale delle redazioni e dei contenuti giornalistici da queste prodotti; dall’altro sull’accentramento delle funzioni amministrative, industriali e di sviluppo tecnologico”. “Il gruppo, consapevole della propria responsabilità sociale e del ruolo viepiù importante dell’informazione in un contesto di crisi economica e di complessità politico-istituzionale, ribadisce l’impegno – ha concluso l'Amministratore delegato – per un’informazione corretta e pluralista ad opera della Nuova Sardegna, nel rispetto dei valori e degli interessi dell’autonomia regionale, in coerenza con l’obiettivo di sostenere la crescita sociale, culturale e economica della Sardegna".