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Legge Stabilità. Cappellacci: "Mancata modifica dell'articolo 10 scorrettezza istituzionale senza precedenti"

"Il Governo nazionale aveva inserito la modifica dell'articolo 10 dello Statuto nella Legge di Stabilità, ma nel passaggio tra l'ufficio di presidenza del Governo e la ragioneria il provvedimento, inserito nell'articolo 15 bis della Finanziaria nazionale è stato cancellato. Un atto inaccettabile e gravissimo di scorrettezza istituzionale che non ha precedenti nella storia dell'Autonomia sarda". E' quanto affermato dal presidente Cappellacci in merito alla mancata modifica dell'articolo 10 dello Statuto.
CAGLIARI, 21 OTTOBRE 2013 - "Un atto inaccettabile e gravissimo di scorrettezza istituzionale che non ha precedenti nella storia dell'Autonomia sarda. Il Governo nazionale aveva inserito la modifica dell'articolo 10 dello Statuto nella Legge di Stabilità, ma nel passaggio tra l’ufficio di presidenza del Governo e la ragioneria il provvedimento, inserito nell'articolo 15 bis della Finanziaria nazionale è stato cancellato. Chiediamo spiegazioni immediate dal presidente Letta per questo domani terremo una Giunta straordinaria a Roma per valutare le azioni più opportune da intraprendere".
E' quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in merito alla mancata modifica dell'articolo 10 dello Statuto.

"Avevamo portato avanti un percorso condiviso con il Governo - ha ripreso il Governatore - che dopo aver valutato che non sussistevano problemi di copertura, né tantomeno di natura tecnica, aveva dato il via libera affinchè il provvedimento venisse adottato. Si tratta di una totale mancanza di lealtà nei confronti della Sardegna e dei sardi di cui qualcuno dovrà rispondere. Siamo pronti ad ogni iniziativa, anche eclatante”.

“La decisione del Governo ci lascia completamente esterrefatti – aggiunge l’assessore della Programmazione Alessandra Zedda – perché oltre al disprezzo per la Regione come istituzione, causa un gravissimo danno alle nostre imprese quantificabile in 280 milioni netti che derivavano dalla riduzione dell’Iva tra imprese ed enti locali che sarebbero servite a migliorare il nostro sistema economico".