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Prezzo del latte, Oscar Cherchi, "Passo importante per ridare fiato al comparto"

L'assessore dell'agricoltura Cherchi parla di "passi avanti notevoli grazie ad un'attività armonizzata di quasi tutte le componenti della filiera, a partire dagli stessi allevatori per arrivare fino al consumatore, passando per l'operato delle organizzazioni agricole e, ovviamente, della Regione".
Latte
CAGLIARI, 10 GENNAIO 2014 - "L'aumento del prezzo del latte ovino, che alle quotazioni attuali rende merito ad un settore importante i cui sforzi non sono mai stati proporzionalmente remunerati, è la conseguenza naturale dell'attenzione che anche la Regione Sardegna ha dedicato, e continua a dedicare, al mondo agropastorale". Lo afferma l'assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi, che parla di "passi avanti notevoli grazie ad un'attività armonizzata di quasi tutte le componenti della filiera, a partire dagli stessi allevatori per arrivare fino al consumatore, passando per l’operato delle organizzazioni agricole e, ovviamente, della Regione".

L'esponente della Giunta rimarca come l'impegno dell’assessorato sia sempre stato improntato alla ricerca della massima condivisione possibile delle attese degli allevatori ovini. "Un risultato positivo - aggiunge - si può ottenere solo unendo gli sforzi di chi lo cerca davvero, e anche in questa vicenda l’assessorato ha recitato un ruolo da protagonista, fornendo agli allevatori gli strumenti, sia finanziari che di supporto tecnico, per accrescere la qualità e la quantità e la diversificazione delle produzioni, incentivando il benessere animale, migliorando le strutture aziendali, favorendo l’aggregazione fra produttori e, non ultima, promuovendo l’eccellenza delle nostre produzioni in ogni rassegna agro-alimentare, attraverso le manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali, e la tutela del prodotto sardo contro le contraffazioni. Ovviamente non possiamo fermarci qui, questo è solo un primo passo che deve darci la spinta per continuare a restituire al comparto la dignità economica che merita e come attività simbolo di un intero popolo legato alle proprie tradizioni. Accolgo quindi con la dovuta considerazione la richiesta di Coldiretti per l’organizzazione di un tavolo condiviso attraverso il quale approfondire le future strategie di sviluppo del settore".