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Pigliaru alla Conferenza delle Regioni: "Tuteliamo i nostri spazi di sovranità attuali e futuri"

Forte dell'ordine del giorno votato ieri dal Consiglio regionale, la Sardegna ha sottoscritto insieme a Sicilia, Friuli Venezia-Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano, due proposte di emendamento all'articolo 33 delle disposizioni provvisorie del Ddl costituzionale di riforma del Titolo V, in discussione in Parlamento.
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CAGLIARI, 10 APRILE 2014 - Salvaguardare le prerogative della specialità, mettendole al riparo da modifiche unilaterali da parte dello Stato. Questa la posizione della Regione Sardegna al tavolo della Conferenza delle Regioni oggi a Roma, rappresentata dal Presidente Francesco Pigliaru e dall'Assessore degli Affari Generali e Riforme, Gianmario Demuro. Forte dell'ordine del giorno votato ieri dal Consiglio regionale, la Sardegna ha sottoscritto insieme a Sicilia, Friuli Venezia-Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano, due proposte di emendamento all'articolo 33 delle disposizioni provvisorie del Ddl costituzionale di riforma del Titolo V, in discussione in Parlamento.

Il primo emendamento prevede che l'adeguamento degli Statuti speciali alle nuove norme debba avvenire "previa intesa", confermando il fatto che la riforma non potrà applicarsi automaticamente alle Regioni autonome, e inserendo l'ulteriore garanzia della necessità dell'intesa per le modifiche agli Statuti speciali. Il secondo emendamento consentirebbe alle Regioni autonome anche su propria iniziativa e sempre "previa intesa", di esercitare su delega dello Stato la potestà legislativa anche per materie di esclusiva competenza statale, consentendo alle Regioni autonome di ampliare le competenze legislative.

"Stiamo attuando l'impegno di tutelare i nostri spazi di sovranità attuali e futuri", ha detto il Presidente Pigliaru riprendendo le dichiarazioni portate ieri all'attenzione del Consiglio regionale. "Non ci sono riforme del Titolo V che possano farci cambiare idea su questo punto. La riforma in discussione in Parlamento, che al momento non si applica alle regioni speciali, non deve intaccare il patrimonio di democrazia autonomistica inciso nello Statuto e nelle sue norme di attuazione."

"La specialità è un valore costituzionale che deve essere difeso e non può essere considerata un intollerabile privilegio", ha affermato l'Assessore degli Affari Generali e Riforme, Gianmario Demuro. "Siamo contrari a una riforma che riporta allo Stato le scelte politiche più significative per la nostra regione. Noi vogliamo esercitare un'autonomia responsabile, quell'autonomia che rispecchia la nostra identità di popolo".

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