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Metanizzazione, accordo in Consiglio regionale tra gli schieramenti

L’ordine del giorno unitario impegna infatti l’esecutivo sardo a proseguire l'azione politica nei confronti del Governo nazionale per la individuazione della più idonea soluzione strutturale per la metanizzazione della Sardegna.
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CAGLIARI, 28 MAGGIO 2014 - Superate le polemiche contro la decisione della Giunta regionale di uscire dalla società del Galsi per rompere l’impasse e puntare su nuovi progetti di metanizzazione: il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che unisce tutti i rappresentanti dei sardi intorno alla accelerazione del processo di metanizzazione dell’isola imposta dalla giunta. L’ordine del giorno unitario impegna infatti l’esecutivo sardo a proseguire l'azione politica nei confronti del Governo nazionale per la individuazione della più idonea soluzione strutturale per la metanizzazione della Sardegna. Nell'odg si chiede al governo l'attivazione delle disponibilità finanziarie occorrenti per il mantenimento dei regimi di essenzialità energetica attualmente vigenti in Sardegna, nonché per la perequazione, in attesa del compimento del processo di metanizzazione, dei maggiori costi energetici gravanti sulle famiglie e sulle imprese della Sardegna. L'ordine del giorno impegna l'esecutivo anche a definire e completare sollecitamente il percorso di presentazione al Consiglio della Proposta di Piano energetico ambientale regionale.

"Abbiamo voluto dare una scossa perché tutta la metanizzazione era bloccata – ha spiegato l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras - ed erano bloccate anche le reti cittadine. Lo sapete benissimo che ci sono in corso 800 milioni di lavori, 220 di investimenti pubblici e gli altri investimenti privati completamente bloccati perché sono investimenti in project financing e le aziende lavorano quando c'è una prospettiva remunerativa per l'investimento". Piras ha ribadito in aula: "Questa è veramente la priorità della Giunta, è la priorità dell'Assessore dell'industria che crede che non ci sia industria in Sardegna senza energia pulita a basso costo. Quindi portare il metano – ha concluso l’assessore - significa far ripartire questa regione".