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Artigianato e turismo: Morandi: settori centrali nell'Isola, i dati confermano

Secondo i dati dell'Ufficio studi di Confartigianato diffusi oggi, al primo trimestre 2014, circa un quinto del comparto artigiano regionale (17,3%) è potenzialmente coinvolto nel mercato turistico. Ossia 6.599 imprese che operano nell'agroalimentare, nei servizi, nell’abbigliamento, nella produzione di dolci, attività ricreative, editoria, somministrazione di alimenti e bevande e trasporti.
Lavorazione al telaio
CAGLIARI, 5 SETTEMBRE 2014 - "L'artigianato ha un ruolo centrale e rappresenta una componente essenziale nella vision di Sardegna come prodotto territoriale a forte vocazione turistica". Lo dice l'assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. A conforto e conferma della strategia regionale, i dati dell'Ufficio studi di Confartigianato diffusi oggi, secondo i quali, al primo trimestre 2014, circa un quinto del comparto artigiano regionale (17,3%) è potenzialmente coinvolto nel mercato turistico. Ossia 6.599 imprese che operano nell’agroalimentare, nei servizi, nell’abbigliamento, nella produzione di dolci, attività ricreative, editoria, somministrazione di alimenti e bevande e trasporti.

Sardegna settima in Italia. In base a questa statistica, sempre secondo i dati Confartigianato, La Sardegna è settima in Italia, e vicina al vertice in termini percentuali (prima è la Campania col 21%), fra le regioni in cui l’artigianato lavora maggiormente col turismo.
"Turismo, artigianato e commercio sono un trinomio inscindibile, con il primo in grado di fare da traino e ‘collante’ per gli altri due settori - continua l’assessore - Il quadro delineato dai numeri dell’associazione di categoria è perfettamente in linea con la nostra visione strategica, che si traduce in concreto nel puntare sulla qualità delle produzioni e sull’eccellenza dei servizi, sull’innovazione tecnologica e di prodotto per restituire competitività al comparto e cogliere le opportunità che possono derivare dallo sviluppo turistico”.

Settore con 70% di posti lavoro. "Le medie, piccole e micro imprese artigiane rappresentano il genuino tessuto connettivo dell’economia dell'Isola - prosegue nella sua analisi Morandi - Non a caso il settore dei servizi garantisce oltre il 70% dei posti di lavoro".
Le imprese artigiane operanti in Sardegna sono oltre 38 mila (26,6% dell’intero panorama imprenditoriale) e 113.654 sono le microimprese (95,5% del totale) dove operano massimo 10 addetti e incidono complessivamente sul Pil sardo per il 12,6%. L’export è quantificato nel valore di 51 milioni di euro annui, mentre il valore della formazione artigiana ‘sul campo’ è pari a 107 milioni; 81.290 sono gli occupati indipendenti e dipendenti (circa 40 mila per ciascuna categoria) e 221.529 sono gli addetti nelle microimprese. Il comparto anche nella sua componente direttamente complementare all’offerta turistica, cioè relativamente all’artigianato artistico (le cui aziende rappresentano circa il 2,5% del settore artigiano) è quello che più di altri soffre la crisi e merita grande attenzione.

Massimo sostegno. "Numeri che descrivono la spina dorsale dell’Isola - conclude Morandi - e per questo mettiamo l'artigianato al centro delle scelte politiche. Lo facciamo dando massimo sostegno con iniziative trasversali dove il turismo rappresenta il motore e con gli strumenti di sostegno, facilitando l'accesso al credito, sgravando il "peso" degli interessi e agevolando l’assunzione di nuovi addetti. E intendiamo farlo in maniera ancora più incisiva in futuro, per restituire competitività alle imprese e creare nuovi posti lavoro".