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Prima la ferrovia, poi i mezzi pubblici in città

"Dal nostro punto di vista è andato piuttosto bene. E’ stato un incontro utile, cordiale, ci ha permesso di discutere i grandi temi delle infrastrutture strategiche per la nostra Regione". Così il presidente Renato Soru ha iniziato la conferenza stampa in compagnia dell'assessore dei Lavori Pubblici Carlo Mannoni sul tema della mobilità e della viabilità in Sardegna che era stato oggetto di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi nella sera di giovedì 10 marzo 2005.
CAGLIARI, 11 MARZO 2005 - Il presidente Soru ha riepilogato i termini dell'Intesa-quadro che riguarda la legge obiettivo firmata nel 2002. Nell'Intesa-quadro venivano definiti in maniera molto generica alcuni punti, gli investimenti nelle opere viarie, gli investimenti nei centri di raccordo portuali e gli investimenti nel settore della distribuzione dell'acqua, e veniva individuato un importo complessivo stimato di questi interventi.

"Nella nuova Intesa scriveremo con maggior dettaglio quali sono le opere effettivamente necessarie, che la Regione ritiene prioritarie, sulle quali vuole concentrare gli investimenti economici nell’interesse generale dell’intero sistema regionale".

Renato Soru ha riepilogato queste priorità della sua giunta e della maggioranza che governa la Sardegna. Il sistema ferroviario, il collegamento "degno di una regione civile, paragonabile alle altre regioni dell'Europa" fra nord e sud Sardegna: che faccia sì che da Cagliari si possa raggiungere Sassari in non più di 2 ore e 10 minuti, con una rete che raccolga tutto il traffico locale, alleggerisca quello su gomma, più costoso, meno efficiente.

Trenitalia è invitata a investimenti consistenti per questo ammodernamento, così come a dare un contributo al sistema dei trasporti nella area vasta attorno a Cagliari e dentro la città.

Il secondo punto, il sistema viario. "Viene confermata la necessità di ultimare al più presto possibile i lavori sulla 131 – ha detto Soru - e abbiamo chiesto che vengano iniziati immediatamente i prossimi tre lotti che sono già finanziati dal Cipe e abbiamo chiesto che, per essere avviati al più presto, l’Anas faccia quello che ha fatto già altre volte, cioè inizi i lavori ancora in attesa del finanziamento". E' stato invece ridefinito l'impegno sulla strada Olbia - Palau - Santa Teresa. Confermati in toto i lavori sulla tangenziale di Olbia, i lavori per il congiungimento verso l'aeroporto e verso il porto e anche l’allargamento e il proseguo della tangenziale fino all'incrocio di Porto Rotondo e della Costa Smeralda. Netta l'opposizione a un progetto invece molto costoso e che richiederebbe decenni per la realizzazione, come ha detto l'assessore Mannoni, a quattro corsie fra Olbia e Palau e Santa Teresa. "Va messa in sicurezza, vanno eliminati gli incroci a raso – ha detto il presidente – va allargata in alcuni punti, ma la Regione non è interessata e anzi ritiene dannoso fare una strada a quattro corsie con un grandissimo impatto ambientale, consumi di altro territorio. Siamo contrari all’idea di un’autostrada a bocca di spiaggia".

Renato Soru è poi passato a parlare degli interventi sull'area vasta di Cagliari: "No all'ipotesi di una 554 più a monte. Risparmiamo anche qui, rispettando l’ambiente e destinando i soldi per gli investimenti nelle ferrovie". L'intera 554 dalla 131 fino al bivio del Poetto verrà messa in sicurezza, tutti gli incroci a raso e i semafori verranno eliminati e verrà sistemata in tutti i suoi aspetti. Quindi può servire perfettamente allo scopo di agevolare, migliorare il traffico, i collegamenti tra la Sardegna centrale e la 195; i collegamenti dell'intera area vasta di Cagliari.
La strada per Chia, la 195, invece risulta già finanziata e la Regione inserisce nell’intesa di programma i raccordi con la zona Casic e la possibilità di far uscire il traffico senza entrare nella zona di Cagliari ma attraversando il Casic e andando direttamente verso Assemini, verso la 130.

Ribadito il progetto concordato con l'autorità portuale di Cagliari, il finanziamento di due avanporti che permettano di spostare sul Porto Canale il traffico merci e della cantieristica, e la banchina per il nuovo gestore che permetteranno di trasformare il porto della città in struttura a uso turistico.
Sulla strada che dovrebbe attraversare Tuvixeddu, nelle intenzioni del comune di Cagliari, il presidente Soru e l'assessore Mannoni hanno ribadito l'opposizione della Regione a una tangenziale a intenso traffico che attraversa un parco archeologico, che costringe a abbattere un liceo che fa parte della storia della città, che innalza piloni in una zona franosa ad alto rischio geologico, e che prevede un viadotto proprio sotto il palazzo della Regione. "Non siamo d’accordo e proponiamo di spostarla. Di spostare gli investimenti e se necessario anche di incrementarli, ma proponiamo di spostarla, una tangenziale più esterna così come già tracciata dal piano regolatore della città". Renato Soru ha ricordato che l'intesa su questa materia riguarda lo Stato e la Regione, e che i comuni devono essere sentiti. "Li sentiremo, e anzi cercheremo di concordare con loro". Il presidente ha fatto riferimento al sindaco di Cagliari quando un giornalista gli ha chiesto dello "strappo da ricucire", e un'altra delle ragioni che secondo lui hanno spinto il sindaco della città capoluogo ad aprire una polemica. "Non devo ricucire niente perché io non ho scucito nulla" ha risposto Renato Soru alla prima domanda, e alla seconda: "La ragione della polemica? Si spiega in due parole: campagna elettorale".


La conferenza stampa del Presidente Soru su legge-obiettivo, viabilità e mobilità in Sardegna