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Stato e regioni nella riforma costituzionale, Demuro: "La tutela della specialità è la nuova sfida europea"

"La grande sfida in Europa oggi è la salvaguardia della specialità e delle autonomia regionali. La giunta Pigliaru lavora in questa direzione anche grazie alla riorganizzzione della macchina regionale", ha detto l'assessore Demuro.
MACOMER, 15 DICEMBRE 2014 - Lingua, cultura, ambiente, tutela delle coste, trasporti, fiscalità: sono questi i temi principali della specialità della regione Sardegna intorno ai quali si dibatte rispetto alla riforma costituzionale Renzi-Boschi.

"La grande sfida in Europa oggi è la salvaguardia della specialità e delle autonomia regionali. La giunta Pigliaru lavora in questa direzione anche grazie alla riorganizzzione della macchina regionale che deve essere più snella e dare maggiori risposte ai cittadini. Il rapporto tra la Regione e il Governo nel processo di riforma costituzionale procede con un dibattito punto su punto. Dall'ambiente alla specialità della lingua e della cultura, passando per i beni immateriali, sino al tema della continuità territoriale. La Regione deve sapere e poter costruire una propria capacità di legiferare in autonomia rispetto allo Stato, per salvaguardare la specialità come strumento di riconoscimento della comunità sarda. Una identità plurale della Sardegna esiste e la cultura autonomistica è democrazia e deve essere preservata".

A dirlo è l'assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, al convegno tenutosi a Macomer nella serata di oggi "Stato e Regioni nella riforma costituzionale" nel centro servizi culturali ex caserma Mura, organizzato dall'Università degli studi di Sassari centro studi autonomistici "Paolo Dettori", l'Associazione Nino Carrus, con il patrocinio del Comune di Macomer. A partecipare senatori e deputati della Repubblica e rappresentanti della società civile e amministratori locali, e una rappresentanza dei lavoratori del presidio di Ottana Polimeri.

"La Sardegna deve incrementare i poteri di regolamentazione negli ambiti della propria specialità - ha proseguito l'assessore Demuro - con incisive competenze legislative, traducendo in strumento giuridico questa specialità, in maniera tale da dare maggiori risposte ai cittadini, con piena consapevolezza dell'identità dell'isola, una coscienza evidentemente maggiore rispetto a quella che può avere il Governo rispetto all'identità specifica e tipica delle regioni autonome".

Lo statuto speciale. "Non si parla mai nel merito - ha detto l'assessore Demuro- del nuovo statuto speciale. Serve un dibattito ampio che non è più possibile rimandare. La Sardegna ha bisogno di risorse da parte dello Stato per garantire la democrazia nell'isola e la parità con le altre regioni: uguaglianza nel diritto alle cure sanitarie, uguaglianza nella tutela ambientale e nel diritto alla continuità territoriale".

Il titolare degli Affari generali e Riforma della Regione ha messo in evidenza l'intento della Giunta Pigliaru: riorganizzare la macchina regionale in maniera tale da garantire la tutela della specialità e, non da ultimo, il tema della fiscalità. "La leva fiscale serve a chiedere l'uso di imposte che possano essere verificate direttamente dai cittadini, controllori delle spese degli amministratori".