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Gli arrivi per le vacanze, gli alberghi pieni

Più arrivi nei porti, negli aeroporti, alberghi pieni, in particolare quelli più prestigiosi. E nessun cenno di crisi nei porti turistici nonostante i dati non verificati diffusi da una rete che riunisce 9 porti su 54. La fila delle barche in attesa di trovare un posto a Porto Cervo.
Cagliari-Calamosca
Cagliari, 3 agosto 2006 - Un'indagine sull'andamento della domanda turistica in Sardegna nel 2006 è stata presentata ieri al termine della conferenza stampa del presidente Soru e degli assessori Depau e Broccia, che vi hanno fatto cenno ripetutamente.

L'indagine è stata commissionata dall'assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con la realizzazione presso gli operatori del comparto ricettivo di indagini campionarie periodiche, affidate al CIREM (Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità, Università di Cagliari e di Sassari) in collaborazione con gli istituti di ricerca Makno ed E-res. Nelle scorse settimane è stato portato a termine il secondo rilevamento con la realizzazione di 477 interviste telefoniche ad altrettante strutture alberghiere ed extralberghiere (agriturismo, bed&breakfast e campeggi) per un totale di circa 63.500 posti letto.

L'analisi congiunturale sull'andamento della domanda turistica nel corso del 2006 rivela un sostanziale consolidamento dei confortanti risultati ottenuti dal comparto ricettivo regionale durante la stagione precedente. Le indagini campionarie condotte periodicamente dall'assessorato regionale del Turismo sulle variazioni riferite dagli operatori turistici indicano, infatti, il significativo incremento delle presenze in concomitanza dei ponti primaverili di aprile e maggio e per l'intero mese di giugno ed una sostanziale stazionarietà dei flussi rispetto alla già ottima performance estiva del 2005.

In particolare, gli esercizi alberghieri alternano le confortanti performance di inizio stagione (+2,6% tra aprile e maggio, +2,4% nel mese di giugno) con la cautela espressa con riferimento all'andamento previsto per il periodo luglio-agosto (rispettivamente, +0,5% e –0,1% dei pernottamenti), pur partendo da un tasso di riempimento che era e rimane elevato.
Oltre a sottolineare la tendenziale destagionalizzazione dei flussi a favore dei mesi di spalla, le stime segnalano al contempo il significativo incremento di presenze presso le strutture di elevata categoria (+4,5% nel mese di giugno e quasi +3% previsti per i mesi di luglio e agosto), a testimonianza di come gli elevati standard della ricettività risultino capaci di attrarre crescenti livelli di domanda lungo l'intero periodo di osservazione. Una evidenza confortata dall'evoluzione estremamente positiva mostrata dalla componente straniera grazie all'intensificarsi dei collegamenti low cost con la Regione. Evoluzione che, è bene ricordarlo, dovrebbe avere riflessi positivi anche sul bilancio economico del turismo in Sardegna dato che i turisti stranieri hanno in media una maggiore propensione alla spesa oltre che un maggiore interesse per i mesi di spalla (da cui un ragionevole ottimismo anche per la chiusura della stagione in settembre e ottobre). Nel complesso, le dinamiche congiunturali relative alle presenze straniere sono tali da più che compensare la percezione di una leggera flessione del mercato nazionale.

Per il comparto extralberghiero la congiuntura di mercato risulta altrettanto articolata, dipendentemente dalla tipologia di offerta presa in esame. A conclusione del lungo periodo di instabilità che ha contraddistinto per alcuni anni l'intero panorama nazionale, in Sardegna le presenze nei campeggi indicano importanti segni di ripresa, sintetizzati dal significativo avanzamento del numero di pernottamenti nel mese di giugno (+8,2%) e dalle altrettanto ottimistiche aspettative per il periodo luglio-agosto (rispettivamente, +5,9% e +2,2% delle presenze).

Infine, il comparto delle strutture "alternative" (B&B e agriturismo) associa ad un bilancio sostanzialmente positivo in concomitanza delle festività primaverili, un arretramento delle presenze nel mese di giugno ed una aspettativa parzialmente negativa per la parte restante della stagione. In questo caso la congiuntura mostra un profilo poco favorevole dopo un intenso ampliamento dell'offerta, non sempre accompagnato da un altrettanto efficace azione di qualificazione dei servizi resi al turista o, più semplicemente, da adeguati strumenti di comunicazione. Se confermato, il dato rinforza la necessità, da più parti avvertita, di procedere verso un allineamento qualitativo della rispettiva capacità ricettiva alle esigenze ed alle aspettative di vacanza di qualità espresse dall'utenza. Peraltro, considerato il carattere sperimentale ed innovativo dell'attività di indagine su tale segmento di offerta, attendiamo le prossime occasioni di analisi per poter avvalorare questi primi risultati.

I risultati dettagliati di questa indagine sono disponibili nell'allegato qua sotto, e saranno ricevuti via email da tutte le strutture che con molta disponibilità e spirito di collaborazione hanno consentito di effettuare questa ricognizione.


Indagine sull'andamento della domanda turistica in Sardegna - luglio 2006

Conferenza stampa del Presidente Soru e degli assessori al Turismo e ai Trasporti