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La Maddalena, la Regione chiede al Governo una forte iniziativa per bloccare il degrado dell'ex arsenale

Il Comune con la collaborazione della Regione sta invece facendo avanzare il completamento delle bonifiche a suo tempo non fatte, la cui mancanza è una delle cause dello stesso contenzioso tra Mita e Protezione Civile.
La Maddalena
CAGLIARI, 6 MARZO 2015 - Dopo quasi un anno di dialogo e di trattativa la Regione chiede al Governo una decisa iniziativa politica per impedire che il progetto di rilancio della Maddalena crolli definitivamente.

Oggi l'ennesimo incidente, probabilmente causato dal forte vento, che ha provocato un inizio d'incendio dei pannelli solari sul tetto dell'ex Arsenale, dopo le numerose denunce sul drammatico degrado della struttura, rende urgente una iniziativa molto forte.

Il rilancio della Maddalena è stato bloccato prima dal trasferimento all'Aquila del G8, poi dalla scoperta della pessima politica che stava dietro l'uso improprio della protezione civile nazionale per accelerare i progetti al di fuori di ogni controllo e dalla conseguente indagine della magistratura. Nell'ultimo anno ogni intervento sull'ex arsenale è rimasto fermo a causa del contenzioso che oppone Protezione civile nazionale e Mita Resort sulla gestione degli edifici mai completamente ultimati e destinati ad albergo e centro congressi. Un contenzioso che un lodo arbitrale aveva risolto a favore di Mita, ma contro il quale la Protezione civile nazionale ha presentato ricorso in appello.

Il Comune con la collaborazione della Regione sta invece facendo avanzare il completamento delle bonifiche a suo tempo non fatte, la cui mancanza è una delle cause dello stesso contenzioso tra Mita e Protezione Civile.

La Regione è fuori da tutte queste vicende. Tuttavia è disponibile a farsi carico della soluzione del problema, fatte salve le responsabilità accertate e da accertare. Ma non può far pagare due volte ai sardi i danni provocati dalla cattiva politica prima e dai contenziosi giudiziari poi. Quindi ora chiede al Governo di contribuire con una iniziativa forte a sbloccare una situazione che ogni giorno diventa più insostenibile.