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Formaggi pecorini, Pigliaru e Falchi incontrano i Consorzi di tutela

"Decidiamo insieme come consolidare il trend positivo di consumo dei formaggi e le alte quotazioni di mercato del Pecorino Romano - ha detto il presidente Pigliaru - permettendo a tutti gli altri pecorini di godere di questa fase favorevole".
CAGLIARI, 15 MAGGIO 2015 - Valorizzazione della qualità, apertura di nuovi mercati di vendita, consolidamento di quelli esistenti, monitoraggio delle produzioni e lotta alle contraffazioni, sono i temi principali di cui si è parlato nell'incontro, tenuto questo pomeriggio nella sala Giunta di viale Trento a Cagliari, fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, e i rappresentanti dei Consorzi di tutela del Pecorino Romano e Sardo. Al tavolo anche i direttori generali degli assessorati di Agricoltura e Industria, i rappresentanti delle agenzie Agris e Laore, e il commissario straordinario dell'Ente foreste.

"Decidiamo insieme come consolidare il trend positivo di consumo dei formaggi e le alte quotazioni di mercato del Pecorino Romano - ha detto il presidente Pigliaru - permettendo a tutti gli altri pecorini di godere di questa fase favorevole".

Siamo in un momento di crescita del valore del Pecorino Romano, ribadito anche dai rappresentanti del Consorzio di tutela, che andrebbe stabilizzato per evitare le oscillazioni cicliche che hanno colpito il prodotto negli ultimi decenni.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, il presidente Pigliaru ha osservato che è necessario "studiare l’andamento dei consumi negli altri Paesi, nei mercati di vendita classici e in quelli emergenti, agganciando così questa tendenza al rialzo".

I rappresentanti del Consorzio di tutela del Pecorino sardo hanno fatto prima il punto sui loro mercati di vendita, circa l’80% nel nazionale, per affrontare poi, fra i tanti, il tema della diversificazione.

"Nell'ultima finanziaria - ha spiegato l’assessore Falchi - sono stati stanziati tre milioni di euro per favorire l’internazionalizzazione e la promozione, comunicando e valorizzando la qualità dei nostri prodotti". Un progetto che prevede la stabilizzazione e la diversificazione dei mercati, la lotta alle imitazioni e alle contraffazioni che ogni anno genera decine di milioni di danni e mancato reddito.

"La specificità delle nostre produzioni deve essere il punto di forza con cui dobbiamo presentarci all'estero - ha aggiunto la titolare dell’Agricoltura - La Sardegna infatti ha un sistema di allevamento ovino quasi unico, fra i pochi rimasti in Europa, che viene praticato in condizioni di benessere animale, al pascolo e non in stabulazione".

Un clima positivo ha accompagnato la conclusione dei lavori, che si aggiorneranno a breve in un incontro più allargato a cui parteciperanno tutti gli attori del comparto.