Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


Alluvione Gairo e Cardedu, la Giunta cede immobili ai comuni. Erriu: chiusa una vicenda che si trascinava dal 1951

La Giunta regionale, dando seguito agli accordi siglati negli scorsi mesi di marzo e aprile con l’Agenzia del Demanio dello Stato, ha ceduto ai Comuni di Gairo e Cardedu (al simbolico prezzo di un euro) numerosi immobili che consentiranno di completare il trasferimento degli abitati, danneggiati dalla drammatica alluvione dell’autunno 1951, così come è previsto dalla L.R. n. 14/1999.
Gairo panoramica
Cagliari, 8 settembre 2015 – La Giunta regionale, dando seguito agli accordi siglati negli scorsi mesi di marzo e aprile con l’Agenzia del Demanio dello Stato, ha ceduto ai Comuni di Gairo e Cardedu (al simbolico prezzo di un euro) numerosi immobili che consentiranno di completare il trasferimento degli abitati, danneggiati dalla drammatica alluvione dell’autunno 1951, così come è previsto dalla L.R. n. 14/1999. Tra il 14 e il 19 ottobre del 1951, la Sardegna fu flagellata da eccezionali precipitazioni che, soprattutto nella parte orientale, provocarono ingenti danni e la morte di numerose persone. In particolare, la popolazione di Gairo e Cardedu dovette abbandonare ciò che restava dei due abitati, per spostarsi in zone più sicure.

“Per ben 64 anni – sottolinea l’assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Cristiano Erriu – decine di famiglie (ormai si parla per lo più degli eredi) hanno atteso il risarcimento danni, non in soldi ma in terreni edificabili. Questa cessione è resa possibile grazie alla L.R. n. 35/1995, secondo la quale ‘nello spirito di sussidiarietà e decentramento ai Comuni nella gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico, la Regione è autorizzata ad individuare i beni immobili regionali da destinare agli enti locali territoriali’. In questo modo sarà possibile il riordino fondiario delle proprietà relative agli interventi di completamento del trasferimento degli abitati di Gairo e Cardedu”.