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Volontariato e protezione civile: si rafforza la rete regionale

L’Osservatorio ha manifestato grande interesse per questa prospettiva, sostenuta dalle novità contenute nel Decreto Legislativo 142/2015 che permettono di coinvolgere da subito i richiedenti asilo in attività lavorative e di volontariato. È intenzione della Regione utilizzare i mesi invernali, in cui la pressione degli sbarchi è minore, per portare avanti una riflessione sulle soluzioni organizzative che migliorino i processi di accoglienza, inclusione e integrazione.
Palazzo della Regione
CAGLIARI, 6 OTTOBRE 2015 - L’Osservatorio regionale del volontariato si è riunito ieri pomeriggio nella sala Torre di viale Trento, alla presenza del Presidente Francesco Pigliaru e del Capo di Gabinetto Filippo Spanu. Dopo i ringraziamenti del Presidente, si è entrati nel merito dei lavori con l’approvazione di alcuni documenti elaborati dall'apposito gruppo di lavoro, finalizzati a rendere ancora più efficiente la rete. Nello specifico, modifiche alla legge 39/93 che disciplina le attività di volontariato, modifiche alle direttive attuative del Servizio Civile Regionale e un report sulla costituzione della Rappresentanza regionale del volontariato di protezione civile. Salvo approfondimenti dei gruppi di lavoro o osservazioni da parte degli assessorati, saranno approvati in via definitiva nella prossima riunione dell’Osservatorio, fra due settimane.

Tra i temi all’ordine del giorno anche la gestione dei flussi migratori. La Regione per la prima volta si propone con un ruolo di raccordo generale, decisa ad assumere un’iniziativa coordinata e organica nelle azioni di prima e di seconda accoglienza, fino all'integrazione come opportunità di sviluppo.

L’Osservatorio ha manifestato grande interesse per questa prospettiva, sostenuta dalle novità contenute nel Decreto Legislativo 142/2015 che permettono di coinvolgere da subito i richiedenti asilo in attività lavorative e di volontariato. È intenzione della Regione utilizzare i mesi invernali, in cui la pressione degli sbarchi è minore, per portare avanti una riflessione sulle soluzioni organizzative che migliorino i processi di accoglienza, inclusione e integrazione.

Nell'incontro si è discusso anche di problemi logistici, fra cui la necessità di sedi attrezzate per il Centro Servizi del Volontariato (CSV) e per le Associazioni. La Regione ha illustrato alcune ipotesi che saranno oggetto di successivo approfondimento.