Piano energetico, assemblea plenaria a Sassari
“Il Piano – ha detto – disegna un nuovo modello energetico fino al 2030. Uno dei pilastri è la metanizzazione della Sardegna, un obiettivo di legislatura. Stiamo accelerando i tempi perché i cittadini e le imprese sarde possano quanto prima utilizzare il gas naturale”.Le opzioni individuate dalla Regione sono due: da un lato il metanodotto, dall’altro l’arrivo in Sardegna di GNL (gas naturale liquido) con l’individuazione dei porti industriali della Sardegna come luoghi che possono ospitare depositi costieri e fra questi i siti di Sarroch e Porto Torres che possono contenere impianti di piccola taglia di rigassificazione.
Tempi brevi, costi ridotti per gli utenti, massima sicurezza degli impianti: questi i punti chiave delle scelte adottate dalla Regione. “Il GNL – ha detto ancora l’assessore Piras – è il vettore che accompagnerà il passaggio dal vecchio al nuovo modello energetico. È la risposta più efficace all’emergenza energetica, permette flessibilità tecnologica e si integra appieno con la strategia energetica nazionale”. Le azioni strategiche del Piano, oltre alla metanizzazione, prevedono interventi di rilievo nel settore delle energie rinnovabili e nel campo dell’efficientamento energetico. L’iter amministrativo del Piano proseguirà nei prossimi giorni con il secondo appuntamento inserito nella procedura di Valutazione Ambientale Strategica. L’incontro si svolgerà venerdì 18 marzo, alle 15.30, nella sala congressi della Cittadella universitaria di Monserrato. Per le osservazioni al PEARS, che dovranno pervenire in forma scritta, c’è invece tempo sino al 4 aprile prossimo.