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PPR, la Regione affianca i Comuni per garantire sviluppo sostenibile in aree di bonifica

Il provvedimento consentirà di attuare le disposizioni contenute nel Piano paesaggistico regionale e garantire lo sviluppo sostenibile del settore agricolo in coerenza con gli obiettivi di conservazione e valorizzazione del paesaggio, attraverso la redazione di varianti allo strumento vigente.
paesaggio
CAGLIARI, 23 MARZO 2016 - La Giunta regionale ha approvato la delibera con la quale dà mandato alla Direzione generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia per avviare le attività di affiancamento in favore dei Comuni nei cui territori insistono aree di insediamento produttivo, come i Sistemi di bonifica dei Comuni di Alghero (Fertilia), Castiadas, Pula, Sassarese, Oristano e Arborea.

Il provvedimento consentirà di attuare le disposizioni contenute nel Piano paesaggistico regionale e garantire lo sviluppo sostenibile del settore agricolo in coerenza con gli obiettivi di conservazione e valorizzazione del paesaggio, attraverso la redazione - nelle more dell’adeguamento dei Piani urbanistici comunali al PPR – di varianti allo strumento vigente. Tali varianti dovranno analizzare i caratteri essenziali degli insediamenti ricompresi nelle aree di bonifica: la capacità d’uso dei suoli, con conseguente articolazione del territorio agricolo; i soprassuoli e la copertura vegetale; le trame viarie, con specificazione di quelle storiche; la regimazione delle acque (interventi tecnici studiati per regolare il deflusso dell’acqua in eccedenza, senza compromettere le riserve idriche nel suolo); l’appoderamento; gli elementi di confine; le tipologie architettoniche rurali storiche, come borgate, centri di servizio e architetture civili e religiose.

“Con l’adozione di questa importante delibera – spiega l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – che quei territori attendevano da anni, nel pieno rispetto dei caratteri storici, ambientali e paesaggistici del sistema delle bonifiche, si consente di mantenere viva la funzione agricola e produttiva di quelle aree. Attraverso una rapida predisposizione dei Piani di valorizzazione, non si dovrà attendere l’adeguamento del PUC al PPR”.

Per l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, “era importante arrivare a questa soluzione, molto attesa perché in tal modo anche gli agricoltori e allevatori che vivono nelle borgate potranno beneficiare dei bandi del Programma di sviluppo rurale”.