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Zootecnia, Falchi a Fiera ovini Macomer: con organismo interprofessionale un sistema vincente per tutto il comparto lattiero caseario

La titolare dell’Agricoltura, nel suo intervento, ha ricordato le tappe normative che hanno portato all’avvio del percorso di confronto tra la Regione e tutti gli attori della filiera lattiero casearia, “un iter di molti incontri iniziati nel luglio del 2015, pochi giorni dopo il recepimento nazionale dei regolamenti comunitari sull’argomento”. Tra poco, “auspichiamo si arrivi all’approvazione dello statuto: saremmo i primi in Italia”. L’OI, ha detto Falchi, “è la soluzione per governare al meglio il comparto, far lavorare insieme produttori, cooperative e trasformatori in un sistema vincente, nel quale non ci sia più spazio per l’improvvisazione, ma i vecchi schemi vengano finalmente spezzati per mantenere l’eccellenza casearia sarda, stabilizzare il prezzo del latte, programmare la produzione e garantire la crescita di tutto il settore".
MACOMER, 23 APRILE 2016 - "Il sistema dell’allevamento ovino sardo è molto evoluto e produce grande qualità: gli allevatori sono preparati e usano metodi innovativi per il controllo della salute dei capi e la produzione. Manca però un tassello, cioè la capacità di far arrivare al meglio i prodotti sui mercati e stiamo lavorando per colmare questa lacuna, soprattutto grazie alla nascita dell’Organismo Interprofessionale (OI)". Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi che stamattina ha chiuso i lavori del convegno "Innovazioni in ambito zootecnico: strategie e strumenti per il settore", che ha inaugurato la 10ma Mostra nazionale degli Ovini razza sarda di Macomer. Nel corso dell'incontro, esperti delle agenzie agricole regionali, ricercatori universitari e addetti ai lavori del comparto lattiero caseario si sono confrontati sugli strumenti e le tecnologie a disposizione degli allevatori per incrementare il benessere degli animali e migliorare la qualità delle produzioni.

Con OI un sistema vincente. La titolare dell’Agricoltura, nel suo intervento, ha ricordato le tappe normative che hanno portato all’avvio del percorso di confronto tra la Regione e tutti gli attori della filiera lattiero casearia, “un iter di molti incontri iniziati nel luglio del 2015, pochi giorni dopo il recepimento nazionale dei regolamenti comunitari sull’argomento”. Tra poco, “auspichiamo si arrivi all’approvazione dello statuto: saremmo i primi in Italia”. L’OI, ha detto Falchi, “è la soluzione per governare al meglio il comparto, far lavorare insieme produttori, cooperative e trasformatori in un sistema vincente, nel quale non ci sia più spazio per l’improvvisazione, ma i vecchi schemi vengano finalmente spezzati per mantenere l’eccellenza casearia sarda, stabilizzare il prezzo del latte, programmare la produzione e garantire la crescita di tutto il settore".

Puntare sulla specificità delle produzioni sarde. Con la costituzione dell’OI, inoltre, diventerebbe prassi la raccolta dei dati relativa a produzione e trasformazione, “fondamentale per monitorare l’andamento delle campagne produttive annuali e definire le campagne di promozione sui mercati internazionali”. “Il comparto sta attraversando un momento difficile, anche condizionato dalla crisi del latte bovino che ha investito l’Europa – ha detto l’esponente della Giunta regionale -, ma dobbiamo lavorare per preservare e rafforzare la specificità della nostra produzione, che non può essere una commodity ma un prodotto di eccellenza dalle caratteristiche inconfondibili”. La chiave per il futuro, ha detto l’assessore riprendendo una frase pronunciata da un altro relatore, “è una sola: o ti distingui o ti estingui, e noi stiamo lavorando sugli elementi distintivi di latte e formaggi ovini sardi”.

Le fiere, importanti momenti di confronto. In apertura, Elisabetta Falchi aveva elogiato la crescita dell’esposizione zootecnica di Macomer e di quella di Ozieri (tenutasi nello scorso weekend) e di Arborea (in programma dal 30 aprile). “Stiamo raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo prefissati nel 2014, rendere queste mostre momenti coordinati e approfonditi di confronto e di "racconto" del lavoro degli allevatori e delle produzioni - ha detto -. In questi anni abbiamo visto anche gli ottimi risultati dei sostegni per il benessere animale, che stiamo estendendo anche all’allevamento bovino: sono stati pubblicati in questi giorni i bandi a favore dei produttori di carne e latte”. Infine, Falchi si è complimentata con le Associazioni regionale e provinciali degli allevatori (ARA e APA) per la qualità del loro lavoro: "La Regione investe molto nel sistema dell’organizzazione dei produttori, siamo forse quelli che spendono di più: i risultati ci dicono che è un ottimo investimento".