Regione Autonoma della Sardegna [SITO ARCHIVIO]
Vai alla nuova versione
Vai al contenuto della pagina

Logo Regione Sardegna


POR FSE 2014-20, il Comitato di Sorveglianza analizza lo stato di avanzamento degli interventi messi in campo dalla Regione

Tra gli interventi avviati ricadenti nell'Asse 2 (Inclusione sociale e lotta alla povertà), vi sono le iniziative di sviluppo urbano nell’ambito degli ITI di Cagliari, Sassari e Olbia (a cui il fondo partecipa con 8,9 mln di euro), le misure per i Mediatori Culturali e il Social Impact Investing, l’innovativo strumento di ingegneria finanziaria varato dalla Regione, prima in Italia, nello scorso mese di febbraio.
CAGLIARI, 26 MAGGIO 2016 - Si è riunito questa mattina a Cagliari, in sessione pubblica, il Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2014-20, l’organismo di cui fanno parte rappresentanti della Commissione Europea, del Partenariato economico e sociale, dei Ministeri oltre che della Regione, che ha la funzione di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del Programma Operativo Regionale.

"È stata un'occasione molto importante per fare il punto con tutte le parti sociali e istituzionali coinvolte nella nuova Programmazione del Fondo Sociale", ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura, che ha presieduto la riunione. "Siamo arrivati alla nuova fase della Programmazione fortemente determinati, anche sulla scorta delle buone performance con cui stiamo avviando a chiusura la certificazione della spesa dei fondi per il settennio precedente 2007-13. Attualmente siamo ad oltre il 90% di spesa certificata, ma arriveremo alla scadenza dei termini per la rendicontazione a ben oltre il 100% di utilizzo del Fse. L'appuntamento di oggi guarda ai prossimi anni di programmazione: sono state presentate le varie misure già avviate con la nuova programmazione e quelle che partiranno a brevissimo termine: una rosa di interventi ampia e variegata, con cui contiamo di dare risposte efficaci ai cittadini sardi in difficoltà. Il Fondo Sociale è il fondo della speranza, e tutte le nostre energie sono indirizzate a spendere al meglio le risorse che ci arrivano dall'Europa”.

Nel corso del Comitato di Sorveglianza è stato esaminato lo stato di attuazione del Programma, che ha evidenziato significativi avanzamenti sull'Asse 1 (Occupazione) e sull'Asse 3 (Istruzione e Formazione). Nel dettaglio, sull’Asse 1 le misure già avviate al 31 dicembre 2015 sono Flexicurity (10 milioni di euro per tirocini e bonus, 2,5 per la Formazione), Caregiver (0,2 milioni), Contratto di ricollocazione (2,8 milioni), i corsi Oss (0,5 milioni) e Maciste (0.9 milioni). Sullo stesso Asse, nel corso del 2016 sono state avviate inoltre le misure “Più Turismo, più Lavoro”, i percorsi formativi per il reinserimento occupazionale e gli Avvisi di Formazione rivolti a Green & Blue Economy. Nell’arco dell’anno saranno inoltre varate ulteriori misure particolarmente qualificanti, come ad esempio i percorsi di rientro del Master & Back.

Tra gli interventi avviati ricadenti nell'Asse 2 (Inclusione sociale e lotta alla povertà), vi sono le iniziative di sviluppo urbano nell’ambito degli ITI di Cagliari, Sassari e Olbia (a cui il fondo partecipa con 8,9 mln di euro), le misure per i Mediatori Culturali e il Social Impact Investing, l’innovativo strumento di ingegneria finanziaria varato dalla Regione, prima in Italia, nello scorso mese di febbraio.

Particolarmente significativo nell'Asse 3 (Istruzione e Formazione) è, naturalmente, il programma Iscol@, dedicato alla riduzione del fallimento precoce e della dispersione scolastica e formativa e al miglioramento delle competenze degli allievi, con una dotazione del Fse di oltre 10 milioni di euro per le sue varie articolazioni. Nello stesso “capitolo” rientrano anche i percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), per la prima volta in Sardegna di durata triennale. Essi mobilitano il sistema della formazione professionale (in sinergica alternativa con quello scolastico) nelle azioni di recupero della dispersione scolastica, mettendo a punto un’offerta formativa pluriennale rivolta ai giovani tra i 14 e i 17 anni (non compiuti), che consente l’acquisizione di una qualifica professionale spendibile nel mercato del lavoro e consente ai ragazzi di completare il percorso d’istruzione anche con la formazione in impresa, ma anche di riprendere il percorso scolastico, attraverso un meccanismo di vasi comunicanti.

Il comitato di sorveglianza è stato anche l’occasione per presentare il Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA), documento facente parte della rosa degli interventi dell’Asse IV (Capacità istituzionale e amministrativa), esplicitamente richiesto dalla Commissione Europea alle Amministrazioni coinvolte nella programmazione e attuazione dei fondi, che la Giunta regionale ha approvato con una delibera il 3 maggio scorso. “È uno strumento innovativo in grado di creare un circuito virtuoso nell'utilizzo delle risorse europee”, ha detto l'assessore degli Affari generali Gianmario Demuro.

"Il piano approvato dalla Giunta Pigliaru - ha aggiunto Demuro - costituisce una grande opportunità per migliorare la gestione dei fondi in arrivo da Bruxelles. I fondi strutturali, in un quadro caratterizzato da ristrettezze di bilancio, rappresentano un sostegno essenziale per la Sardegna. L'obiettivo è quello di potenziare la capacità di spesa attraverso la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure di attuazione degli interventi senza trascurare il principio del rigore a cui dobbiamo necessariamente attenerci nella gestione delle risorse comunitarie. Per ora il piano di rafforzamento riguarda i programmi Fesr e Fse ma sarà presto esteso al programma Feasr". "Il Pra - ha concluso l'assessore degli Affari generali - favorisce anche la formazione rivolta al personale sull'uso dei fondi europei nella convinzione che il miglioramento dell'organizzazione amministrativa incide positivamente sulla qualità della spesa".