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Unione energetica. Pigliaru interviene al convegno del "Centro per un futuro sostenibile"

"Gli obiettivi fissati dalla Conferenza mondiale di Parigi sul clima, la COP21, sono ambiziosi, ma quelli portati avanti dalle regioni e città d'Europa lo sono ancora di più: puntiamo a raggiungere la riduzione del 50% delle emissioni nocive entro il 2030", ha detto Francesco Pigliaru.
CAGLIARI, 27 MAGGIO 2016 - "Il contributo delle Regioni d'Europa per lo sviluppo sostenibile: la Sardegna al centro del Mediterraneo": è questo il tema dell'intervento del presidente Pigliaru questo pomeriggio nella sala della Fondazione di Sardegna, nell'ambito del convegno "L'Unione energetica ha un futuro? Integrazione europea, opportunità per l’Italia e il contributo delle Regioni". L’iniziativa era organizzata dalla Fondazione "Centro per un futuro sostenibile, presieduta da Francesco Rutelli, in collaborazione con Institute of European Democrats.

Francesco Pigliaru, che è intervenuto all'incontro nel duplice ruolo di presidente della Regione e Chair della Commissione ENVE del Comitato europeo delle Regioni, ha fatto il punto sulla posizione portata dai territori ai tavoli di Bruxelles. "Gli obiettivi fissati dalla Conferenza mondiale di Parigi sul clima, la COP21, sono ambiziosi, ma quelli portati avanti dalle regioni e città d'Europa lo sono ancora di più: puntiamo a raggiungere la riduzione del 50% delle emissioni nocive entro il 2030", ha detto Francesco Pigliaru. "Ma per farlo abbiamo bisogno degli strumenti. Per quanto riguarda la Sardegna, che è in una fase di transizione energetica, oltre che naturalmente economica, strumento fondamentale è il Piano energetico realizzato da questa giunta." Il presidente della Regione, illustrandone i punti principali, ha sottolineato come la Sardegna possa essere luogo ideale di sperimentazione per le energie rinnovabili, verso le quali tendere rispettando la gradualità del passaggio. "E per quanto riguarda le rinnovabili - ha aggiunto Francesco Pigliaru - ci interessa che ci sia una produzione che crea benefici immediatamente percepibili nei territori dove quella produzione avviene. L'aumento dei vantaggi per le comunità locali è il più importante degli incentivi."