Cultura, Firino a Trieste per "Programma Italia 2019", Fondi Ue e rapporto Mibact-Regioni
Il primo punto all’ordine del giorno posto da Torrenti è stato quello di trovare un finanziamento per il settore. “Per i teatri – ha detto Firino – esiste una compartecipazione finanziaria da parte del Governo, mentre per ciò che riguarda biblioteche, musei, festival e altre manifestazioni non esiste una modalità precisa, per questo è necessario e utile un confronto tra le varie Regioni e le rispettive politiche culturali, affinché si elabori una strategia comune e un canale efficace e univoco di interlocuzione con il Ministero”.
Finanziamenti al settore. Il primo punto all’ordine del giorno posto da Torrenti è stato quello di trovare un finanziamento per il settore. “Per i teatri – ha detto Firino – esiste una compartecipazione finanziaria da parte del Governo, mentre per ciò che riguarda biblioteche, musei, festival e altre manifestazioni non esiste una modalità precisa, per questo è necessario e utile un confronto tra le varie Regioni e le rispettive politiche culturali, affinché si elabori una strategia comune e un canale efficace e univoco di interlocuzione con il Ministero”.
Confronto con il Mibact. L’assessore Firino ha ricordato il delicato momento storico nel quale le Regioni si trovano con le modifiche delle competenze in materia di Stato e Regioni previste dalla riforma costituzionale, sia sui flussi e criteri di finanziamento statali alle attività e programmi culturali delle istituzioni locali. “Dalla riunione di oggi è emersa inoltre la volontà - ha sottolineato l’esponente della Sardegna - di portare avanti le istanze delle Regioni senza differenze fra quelle a Statuto speciale e ordinario: un messaggio forte sull'importanza del ruolo che queste istituzioni svolgono per le loro comunità”.
“Programma Italia 2019”. Nell'incontro si è discusso del “Programma Italia 2019”, approvato recentemente con un decreto del Governo per sostenere progetti, iniziative e attività culturali di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, previsti nei programmi che 18 città, tra cui la finalista Cagliari, hanno presentato nei dossier di candidatura a “Capitale europea della cultura 2019”. “Il programma – ha proseguito l’assessore Firino – prevede che vi siano intese specifiche fra Mibact, Regioni e Comuni interessati. Con i colleghi assessori si è dunque convenuto sull'importanza del coinvolgimento della Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni in questo processo.
"Capitale europea della Cultura 2019". La competizione che si è creata tra le città che si sono candidate al titolo ha innescato, secondo Claudia Firino, un processo che “ha liberato energie positive e coinvolto gli operatori culturali di un territorio ben più ampio del solo Comune. Si avrà dunque la necessità di forti intese a più livelli istituzionali”.