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Paesaggi rurali, Erriu ad Alghero: nel disegno di legge le nuove priorità della Regione

Per tutelare il paesaggio in Sardegna dobbiamo compiere un salto di qualità importante e passare da un concetto puramente estetico a una concezione connessa all’identità dei singoli territori, al basso consumo del suolo, allo sviluppo armonico delle attività produttive". Lo ha detto l'assessore dell'Urbanistica Erriu.
paesaggio rurale della Marmilla
ALGHERO, 6 GIUGNO 2016 - "Il tema del governo del territorio è molto caro alla Giunta Pigliaru, non a caso ci stiamo investendo tantissimo. A questo proposito, a giorni presenteremo un nuovo disegno di legge. Per tutelare il paesaggio in Sardegna dobbiamo compiere un salto di qualità importante e passare da un concetto puramente estetico a una concezione connessa all’identità dei singoli territori, al basso consumo del suolo, allo sviluppo armonico delle attività produttive". Lo ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu intervenendo al convegno "Sardegna, il territorio dei luoghi - Paesaggi rurali: architettura, agricoltura, identità", ad Alghero, nell’ambito della quarta Scuola internazionale estiva di architettura organizzata dai due atenei sardi.

"Ci sono tre ostacoli da superare - ha spiegato Erriu -. Intanto dobbiamo evitare la tattica del rinvio, che tende a rimandare al domani ciò che invece possiamo e dobbiamo fare subito. Poi continua a resistere la sindrome dell’utilizzo eccessivo delle risorse, che invece non sono illimitate: noi vogliamo superare questo arcaico modo di pensare. Infine, dobbiamo governare il nostro ecosistema tenendo ben presente il disordinato quadro normativo, che certamente non ci aiuta".

Sulle aree rurali, l’esponente dell'esecutivo Pigliaru ha annunciato che “la nostra proposta di legge proporrà l’introduzione di un nuovo criterio di valutazione degli ambiti rurali, cioè l’effettiva vocazione dei suoli alla produzione agricola e alla zootecnia. Una piccola rivoluzione copernicana, se vogliamo, perché si vuole tenere conto delle singole specificità e non di princìpi astratti. Ciò comporterà un’attenta classificazione dei suoli, che vedrà le nostre Università affiancare la Regione nelle attività preliminari. Ecco perché, da mesi, abbiamo attivato un confronto su più livelli con i professionisti che hanno a che fare con il paesaggio, in tutte le sue sfumature. Dobbiamo lavorare insieme ad un obiettivo ambizioso, molto stimolante anche per la politica: arrivare a un testo unico che faccia chiarezza e aiuti amministratori locali, imprenditori e cittadini in tutte le procedure".