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Cooperazione Italia-Francia, 12,5 milioni dall'Europa alla Sardegna con il primo bando. Paci: altro tassello per superare limiti e disagi dell'insularità

Trentasei progetti finanziati in Sardegna con 12 milioni e mezzo di euro nel primo bando da 70 milioni (su un totale di 200) del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020.
Bandiera
Cagliari, 5 agosto 2016 - Trentasei progetti finanziati in Sardegna con 12 milioni e mezzo di euro nel primo bando da 70 milioni (su un totale di 200) del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020 per progetti di Blue e Green economy, mobilità, accessibilità, innovazione, nautica, cantieristica, tutela del territorio e del patrimonio culturale, prevenzione dei rischi. Obiettivo delle Regioni coinvolte (Corsica, Sardegna, Liguria e le 5 province costiere delle Toscana, in più i dipartimenti francesi delle Alpi-Marittime e del Var, situati in Provence-Alpes-Côte d'Azur), alle quali si chiede di elaborare progetti di interesse comune alle aree di cooperazione, è quello di creare quello sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile che l'Unione Europea si è prefissata di raggiungere entro i prossimi 4 anni. La strategia prevede di rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia per trasformare l’area del Mediterraneo centro-settentrionale in una zona competitiva, sostenibile e inclusiva che interessa 6 milioni e mezzo di cittadini. Il Po Marittimo era stato presentato ufficialmente a Pisa a luglio dell'anno scorso: sui 38 programmi complessivamente approvati, la Sardegna partecipa a 36 e in 7 è capofila. Dei 71.539.907 euro assegnati, 60.763.173 provengono dal Fesr.

GARANTIRE INFRASTRUTTURE E CONNESSIONE - "Sono alcuni dei temi al centro del nostro programma di governo, superare i limiti dell'insularità e garantire infrastrutture, connessione, network - dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci -. Con questi programmi costruiamo ponti con le regioni che ci stanno più vicine pur essendo distanti, facendo asse con Toscana e Liguria ma soprattutto con la Corsica che come noi è fortemente penalizzata dal non avere ancora metano, dagli spostamenti possibili solo in nave e aereo, dalla mancanza di infrastrutture. Essere un'isola, per di più periferica e scarsamente popolata, nel mondo di oggi genera un gap: dobbiamo riuscire a superarlo in fretta, anche attraverso il Progetto transfrontaliero che mette ancora molti soldi a disposizione. Con questa prima fase ci assicuriamo 12 milioni e mezzo di euro dimostrando così di essere capaci di elaborare rapidamente progetti validi e competitivi, di creare contatti e fare connessione. Per la prima volta ci sono anche i privati che sono fondamentali e vanno inseriti in ogni programma europeo", conclude Paci.

DAI PORTI ALLE UNIVERSITÀ - Il Programma si rivolge a un sistema vasto e articolato di potenziali beneficiari, per esempio centri di ricerca, Università, associazioni, sindacati, enti pubblici, piccole e medie imprese, aziende di trasporto, Autorità Portuali, servizi per l’impiego, organismi di formazione. Quattro gli assi prioritari: Promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere; Protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi; Miglioramento della connessione dei territori e della sostenibilità delle attività portuali; Aumento delle opportunità di lavoro sostenibile e di qualità e di inserimento attraverso l’attività economica. Fra i progetti ammessi a finanziamento (in allegato l'elenco completo), si possono ricordare "PROTERINA", oltre 6 milioni di euro per migliorare la capacità delle istituzioni di prevenire il rischio alluvioni, puntando sul potenziamento della prevenzione, col rafforzamento dei sistemi di monitoraggio; "GIREPAM", 5 milioni e 600mila euro per l'elaborazione di una strategia di gestione integrata delle reti ecologiche marino-costiere ideata e attuata dalle Regioni in rete con Parchi e Aree marine protette; "ISOS", 1 milione e mezzo per creare una rete di isole francesi e italiane impegnate nella preservazione dei patrimoni naturali e culturali insulari che sarà animata attraverso vari eventi, con investimenti per la certificazione di isole sostenibili; "GEECCTT", quasi 2 milioni per la gestione comune dei servizi transfrontalieri di trasporto tra le isole; "SEDRIPORT", 1 milione e 800mila euro per risolvere il problema dell'insabbiamento dei porti dell'area transfrontaliera e individuare soluzioni per il ripristino dei fondali.

IL PROSSIMO STEP - Per ottobre è previsto il secondo bando del programma, con un finanziamento di circa 70 milioni. Potranno essere presentate candidature su tutti i quattro Assi del Programma sui temi del turismo, della cultura, della sostenibilità dei porti, dell'info-mobilità e della formazione.


Consulta il Programma di cooperazione trasfrontaliera Italia-Francia «marittimo» 2014-2020