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Santo Stefano: Regione tenuta al parere tecnico, ma la posizione politica è immutata

"La valutazione tecnica, però - precisa l'assessore Donatella Spano - certamente non si sostituisce alle valutazioni di carattere politico, già espresse in modo chiaro e netto in precedenti dichiarazioni dal Presidente della Regione. È evidente che l’iniziativa progettuale del Ministero competente risente ancora di un mancato coinvolgimento del governo regionale in una scelta che ha implicazioni sui programmi di sviluppo".
la maddalena santo stefano
CAGLIARI, 29 SETTEMBRE 2016 - Il parere espresso dalla Direzione generale della Difesa dell'Ambiente relativamente al progetto "Riconfigurazione del pontile sud dell'Isola di Santo Stefano nel Comune di La Maddalena - Batteria Punta dello Zucchero" si inquadra in un procedimento di competenza del Ministero dell’Ambiente, così come previsto dalla normativa vigente in materia di VIA nazionale. Lo precisa l’Assessorato dell’Ambiente, intervenuto sulle notizie che riguardano l’ampliamento della base.
Gli uffici tecnici dell’Assessorato, competenti in materia di valutazione di impatto ambientale, si sono espressi riscontrando che, in coerenza con la normativa nazionale, in riferimento alla tipologia di opera e trattandosi di un intervento che insiste in un contesto consolidato, può essere ritenuto non problematico sotto il profilo ambientale, se supportato dalle dovute analisi tecniche e con le mitigazioni proposte.
Questo parere, a firma del direttore generale dell'Ambiente, viene espresso sulla base della normativa vigente - regionale e nazionale - in materia di valutazione di impatto ambientale, nel rispetto più generale del principio dell’autonomia del giudizio tecnico e della separazione dei poteri.

"La valutazione tecnica, però - precisa l’assessore Donatella Spano - certamente non si sostituisce alle valutazioni di carattere politico, già espresse in modo chiaro e netto in precedenti dichiarazioni dal Presidente della Regione. È evidente che l’iniziativa progettuale del Ministero competente risente ancora di un mancato coinvolgimento del governo regionale in una scelta che ha implicazioni sui programmi di sviluppo. Questa scelta rientra tra quelle appartenenti alla funzione politica e, quindi, deve essere oggetto di confronto nel tavolo istituito sulle servitù militari in base al principio di leale collaborazione", conclude l’esponente della Giunta.