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Zootecnia, Falchi a Sassari: da benessere animale produzioni sane, di qualità e ad alto valore aggiunto

"Il nostro agroalimentare deve puntare su produzioni di alta qualità e queste misure, per le quali sono allocate risorse strategiche nel Programma di sviluppo rurale, possono avere un impatto fondamentale in questa direzione. Le produzioni derivanti da animali allevati in regime di benessere sono sempre più ricercate dai consumatori, prima di tutto per la crescente sensibilità etica che si sta sviluppando negli ultimi anni e poi per le qualità organolettiche e nutrizionali di prodotti che scaturiscono da tecniche di gestione degli allevamenti naturali e salubri", ha spiegato Falchi.
Allevamento
SASSARI, 7 OTTOBRE 2016 - "Le nostre misure per il benessere animale vogliono favorire produzioni sane e di qualità e dall'alto valore aggiunto sui mercati. Perché questo obiettivo sia raggiunto è necessario creare una migliore sinergia tra i vari soggetti coinvolti nelle politiche di gestione della sanità animale". Lo ha detto oggi l'assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, intervenendo al convegno dal titolo "Il veterinario e il benessere animale nelle aziende zootecniche: un binomio imprescindibile per il futuro", organizzato dal Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Sassari.

Benessere uguale qualità. Di fronte a una platea di esperti e accademici, allevatori e vertici delle Associazioni di Categoria, l’esponente della Giunta regionale ha prima di tutto sottolineato l’importanza strategica delle misure per il benessere animale su cui la Regione ha particolarmente insistito in questi anni: "Il nostro agroalimentare deve puntare su produzioni di alta qualità e queste misure, per le quali sono allocate risorse strategiche nel Programma di sviluppo rurale, possono avere un impatto fondamentale in questa direzione. Le produzioni derivanti da animali allevati in regime di benessere sono sempre più ricercate dai consumatori, prima di tutto per la crescente sensibilità etica che si sta sviluppando negli ultimi anni e poi per le qualità organolettiche e nutrizionali di prodotti che scaturiscono da tecniche di gestione degli allevamenti naturali e salubri", ha spiegato Falchi.

Sinergia sulle politiche di sanità animale. Ma le misure contenute nel PSR sono, secondo la titolare dell’Agricoltura, “solo un tassello delle politiche complessive di gestione delle problematiche sanitarie, che ricadono su più soggetti: l’Assessorato della Sanità coi servizi sanitari veterinari, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale con la ricerca scientifica e il supporto analitico, le nostre agenzie Laore e Agris con i compiti di formazione, informazione e ricerca a loro attribuiti e l’Associazione regionale allevatori (ARA) con il puntuale accompagnamento degli allevatori”. Coordinare i diversi segmenti della PA che, seppur con compiti diversi, impattano sul comparto zootecnico, è stata una delle priorità che ci siamo dati come Assessorato: già nel 2015, con il Piano regionale di sviluppo ci siamo posti l’obiettivo di allineare i servizi degli assessorati che lavoravano su tematiche complementari, per arrivare a forme di coordinamento che favorissero la sinergia tra apparati differenti. Insomma volevamo e vogliamo creare un sistema unico con l’obbiettivo di neutralizzare gli ostacoli burocratici generati da una molteplicità di compiti ripartiti tra più soggetti pubblici".

Rinnovato ruolo dell'ARA. “È proprio per perseguire questo obiettivo che stiamo approntando un tavolo di lavoro sui piani di gestione delle principali patologie infettive e parassitarie che ancora creano problemi ai nostri allevamenti: vogliamo mettere l’Associazione regionale allevatori nelle condizioni di svolgere al meglio il lavoro di accompagnamento degli allevatori anche nel campo della profilassi delle patologie animali, interagendo positivamente con le attività di controllo di competenza delle ASL e del sistema della sanità animale. Abbiamo la volontà di favorire lo sviluppo della figura del veterinario aziendale che supporti l’allevatore nella gestione di un allevamento moderno e innovativo da cui nascano prodotti di qualità”, ha detto ancora l’assessore. Per realizzare l’obiettivo in maniera stabile e duratura “dobbiamo affrontare le problematiche legate alle normative europee sulla libera concorrenza e sugli aiuti di stato, ma stiamo alacremente lavorando per raggiungere lo scopo".

Bandi PSR. Un riepilogo delle occasioni offerte dal PSR per l’attuazione delle misure di benessere animale è stato presentato dal direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura Sebastiano Piredda: “Quest’anno – ha detto - per la prima volta, le misure del benessere sono estese anche all’allevamento bovino e suino. Stiamo tenendo in considerazione tutte le osservazioni che vengono sollevate sui bandi che sono su base annuale e dunque perfettibili nei limiti dell’autorizzazioni concesse dall’Unione europea. Siamo pertanto disponibili a rivederli anche alla luce di confronti come questi che possono dare importanti suggerimenti".