Sardegna Vinitaly, secondo giorno di esposizioni all'insegna del Cannonau. Caria premia i vincitori sardi del Grenaches du Monde
Oltre trenta cantine sarde, delle 44 che a febbraio si sono aggiudicate le medaglie nel Concorso internazionale Grenaches du Monde, sono state premiate oggi dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, nel Padiglione 8 di Veronafiere.L’assessore. "I tanti premi portati a casa dai nostri vini al Grenaches du Monde - ha spiegato Caria - testimoniano l’enorme cammino fatto dalle imprese in questi anni. Un percorso importante per chi ha vinto, ma anche per chi non ci è riuscito, perché questo può fare da stimolo per migliorare le produzioni e puntare sulla grande qualità. Siamo bravi a fare i vini, ma adesso dobbiamo diventare anche bravi nel venderli in tutto il mondo”.
Il Cannonau. Il Cannonau è il vitigno a bacca nera più diffuso della Sardegna e certamente il più conosciuto al di fuori dell’Isola. Viene coltivato su tutto il territorio regionale, anche se la maggiore concentrazione si trova nelle zone centrali dell’Isola, in particolare nell’area del Nuorese e dell’Ogliastra; la DOC (riconosciuta nel 1972) prevede una zona “classica” e si articola nelle sottozone Jerzu, Oliena e Capo Ferrato. Il Cannonau oggi copre il trenta per cento della superficie vitata della Sardegna per un totale di circa 7600 ettari complessivi, concentrati per oltre il 70% nella provincia di Nuoro. Il vino si caratterizza per una particolare finezza nei gusti e nei profumi, che variano da zona a zona di produzione. Ha una buona struttura e sensazioni gusto-olfattive che ricordano fiori o frutti rossi, freschi, che virano verso note mature e sfumature più calde e speziate nella tipologia riserva o liquoroso.
Bastianich e la Sardegna. Fuori programma la visita del famoso imprenditore del food, di caratura internazionale, Joe Bastianich che alcuni giorni fa aveva manifestato il piacere di poter visitare lo spazio espositivo della Sardegna. Il noto ristoratore italo-newyorkese, esperto enologo, è stato accolto da Pier Luigi Caria con cui si è intrattenuto, degustando vini e prodotti sardi, nel parlare dei suoi viaggi e delle scoperte attraverso i diversi i territori dell’Isola: non solo mare, ma anche zone dell’interno, vecchi villaggi minerari abbandonati, musica e tradizioni. Caria e Bastianich hanno condiviso l’idea di associare proprio questi luoghi ai prodotti dell’agroalimentare in una comunicazione internazionale che racconti la Sardegna al mondo intero. “Vogliamo associare la nostra terra ai nostri vini – ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru – che raccontano la nostra storia”. "Se voglio essere romantico e gentile – ha detto Bastianich prima di abbandonare lo stand Sardegna – scelgo un Carignano, quando voglio essere più aggressivo opto per un Cannonau".
Donne del vino. L’associazione nazionale “Le donne del vino” ha organizzato quest’anno nello spazio della Regione Sardegna il proprio incontro. “Ospitare questa iniziativa – ha osservato Caria – è motivo di orgoglio, poiché le donne imprenditrici nel comparto vitivinicolo sono sempre di più un valore aggiunto e una risorsa importante per tutto il settore. Come Regione – ha proseguito l’assessore – sosteniamo in ogni modo l’avvio di nuove aziende e il cammino di quelle già esistenti a guida o a forte rappresentanza femminile. Proprio ieri abbiamo consegnato a Daniela Pinna, delle Tenute Olbios, il prestigioso riconoscimento della Medaglia di Cangrande”.
Le iniziative del mattino. Alle 10.30 Vincenzo Donatiello, sommelier del ristorante Piazza Duomo di Alba (chef Enrico Crippa, tre stelle Michelin) ha presentato "Cannonau experience: l’Isola si svela nel calice", con una degustazioni di 8 tipologie di Cannonau.
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