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Europa. Approvato a Bruxelles parere Corsica su insularità, Pigliaru: "Tassello importante del lavoro comune"

"Il documento Maupertuis fa sintesi di alcuni aspetti dell'azione portata avanti insieme toccando, tra le altre cose, il tema degli aiuti di Stato" ha detto il Presidente della Regione.
Isole
BRUXELLES, 12 MAGGIO 2017 - "L'approvazione del Parere sul tema dell'insularità firmato da Marie Antoinette Maupertuis è un nuovo, importante tassello nel lavoro che portiamo avanti ormai da tempo, con impegno e determinazione, insieme a Corsica e Baleari". Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru commentando da Cagliari il voto positivo dell'aula del Comitato delle Regioni, oggi a Bruxelles, sul documento presentato dalla rappresentante della Corsica, che ha centrato il suo lavoro sugli svantaggi che la specifica condizione geografica causa all'imprenditorialità.

"Il documento Maupertuis fa sintesi di alcuni aspetti dell'azione portata avanti insieme toccando, tra le altre cose, il tema degli aiuti di Stato" ha proseguito il Presidente della Regione. "Isole come le nostre non rientrano nel regime di ultraperifericità ma sono molto lontane dalla terraferma: è una posizione che causa svantaggi oggettivi, immediatamente misurabili, anche in termini di mancato sviluppo. Per questo, prima ancora che risorse aggiuntive, è necessario e urgente avere un inquadramento normativo che ci permetta di spendere meglio quelle che già abbiamo. Riconoscere la nostra particolarità e tenerne conto - ha concluso Francesco Pigliaru -, significa liberarci da vincoli che contribuiscono ad aumentare lo svantaggio, soprattutto sul fronte della concorrenza. È una questione di pari opportunità".

Nella presentazione del Parere, che il CdR ha approvato all'unanimità, Marie Antoinette Maupertuis ha illustrato come la condizione di insularità pesi sulla competitività delle imprese, sottoponendo all'Aula proposte mirate per mitigare lo svantaggio. "Nella prossima politica di coesione è essenziale porre le condizioni di base perché le isole siano pienamente integrate all'Unione europea, così che le imprese non siano penalizzate", ha spiegato la rappresentante dell'esecutivo corso. "Non stiamo chiedendo generiche esenzioni né pretendiamo che le nostre isole non siano sottoposte al mercato unico, bensì che possano esservi incluse meglio. E per riuscirci bisogna creare dispositivi su misura. Si tratta del futuro di cittadini europei che chiedono di essere parte integrante, a tutti gli effetti, dell'Unione".

La Plenaria del CdR è stata aperta dall'intervento del presidente del Parlamento europeo Tajani e a sottolineare l'interesse per il tema da parte delle istituzioni di Bruxelles è stato Tonino Picula, vice presidente croato dell'Intergruppo Isole e Aree costiere del Parlamento UE. Picula, dopo aver ricordato la risoluzione del Parlamento EU che riconosce l'importanza delle isole e la necessità di trattare questi temi, ha evidenziato come la politica di coesione attuale non sia all'altezza della sfida e come sia necessario mettere a punto una nuova strategia dopo il 2020. "L'evidenza della situazione specifica delle isole non può restare parola inascoltata - ha detto Picula all'Aula - ma va tenuta da conto perché diventi elemento correttivo delle attuali politiche europee, che devono essere adeguate per ottenere, su questo fronte, risultati tangibili".