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Programmazione territoriale, Paci a Ozieri: Logudoro e Goceano alleati per lo sviluppo. Si punta su agroalimentare, turismo, artigianato

L'assessore della Programmazione Paci con i presidenti di Logudoro Angelo Sini e Goceano Michela Sau, ha avviato ufficialmente il tavolo istituzionale. Sedici Comuni, poco meno di 31mila abitanti e un obiettivo: creare un paesaggio rurale forte, in cui le realtà agricole ed agroalimentari, insieme all’artigianato, si connettono e si integrano tra loro in un’ottica di marketing territoriale e di sviluppo turistico.
Ozieri
OZIERI, 5 GIUGNO 2017 - Unire le forze per potenziare i risultati. Comunità Montana del Goceano e Unione di Comuni del Logudoro hanno deciso di presentare un'unica manifestazione di interesse nell'ambito della programmazione territoriale, già approvata dalla cabina di regia regionale a fine maggio. Oggi a Ozieri, ospite del sindaco Leonardo Ladu, l'assessore della Programmazione Raffaele Paci con i presidenti di Logudoro Angelo Sini e Goceano Michela Sau, ha avviato ufficialmente il tavolo istituzionale. Sedici Comuni, poco meno di 31mila abitanti e un obiettivo: creare un paesaggio rurale forte, in cui le realtà agricole ed agroalimentari, insieme all’artigianato, si connettono e si integrano tra loro in un’ottica di marketing territoriale e di sviluppo turistico.

UN PERCORSO COMUNE PER POTENZIARE I RISULTATI - "Avete accolto il nostro invito a fare un percorso unico: è un'ottima scelta, che testimonia fiducia e lungimiranza, perché quanto più ampio è il territorio coinvolto tanto più il progetto strategico sarà valido e avrà possibilità di generare sviluppo e dunque occupazione", ha sottolineato Paci. "Quella di ampliare quanto più possibile le alleanze territoriali è una delle indicazioni più forti di questa fase della programmazione territoriale, insieme alla inderogabile necessità di coinvolgere i privati che qui sono già ampiamente presenti. Credo dunque che ci siano tutti i presupposti per chiudere in fretta e bene un progetto che sia davvero di svolta per il futuro del territorio".

SETTORI E OBIETTIVI DEL PROGETTO - Per quanto riguarda l'agroalimentare, gli obiettivi sono: incrementare la redditività attraverso l’introduzione di nuove tecnologie produttive e commerciali per valorizzare le filiere; accompagnare le imprese verso nuovi mercati; migliorare le dotazioni infrastrutturali per l’agroindustria, favorendo la sostenibilità delle produzioni anche attraverso il riuso dei sotto prodotti. Obiettivo nel settore turismo è creare un'identità turistica del Logudoro-Goceano favorendo il coordinamento delle attività turistiche, potenziare e migliorare l'offerta ricettiva e i collegamenti puntando molto su cultura e sport. Il progetto punta poi a sostenere il comparto edilizio con incentivi al recupero ed alla riqualificazione energetica degli edifici nei centri matrice ma anche con l'elettrificazione delle cave e l'innovazione di prodotto e processi produttivi. Infine, miglioramento dei servizi di comunità nel settore sociale, culturale, sportivo, urbanistico e adeguamento del sistema delle infrastrutture produttive alle reali esigenze delle imprese.

FARE FILIERA PUNTANDO SULL'IDENTITÀ - "Stiamo semplificando e riducendo la burocrazia, per snellire le procedure e ridurre i tempi: per me questa è una delle priorità assolute, perché è una delle richieste che più spesso e con più insistenza ci viene fatta", ha sottolineato Paci. "Noi dobbiamo fare la nostra parte e la stiamo facendo, ma ognuno deve costruire il suo pezzo di cambiamento e i progetti servono a mettere insieme le idee, a definire le priorità, a individuare le strategie vincenti in prospettiva: questo è un pezzo importante della strategia della Giunta per le aree interne e ne abbiamo tanti altri, dalla banda ultralarga a Iscol@ per fare solo due esempi. Ogni territorio ha le sue vocazioni e cercare di forzarle può portare a esperienze già vissute in Sardegna e che non vogliamo più ripetere ", ha concluso il Vicepresidente. "Se invece puntiamo sulle risorse fortemente locali e identitarie, in questa zona per esempio coltelli, tappeti, pane, archeologia, cultura, ambiente, se costruiamo una filiera anche per i servizi nel territorio, costruendo un sistema di trasporto locale, allora ci sono tutti i presupposti perché quel progetto funzioni e sopravviva nel tempo".

UN PRIMO BILANCIO - A due anni dall'avvio della programmazione territoriale sono 17 i territori che hanno presentato la loro manifestazione d'interesse. Cinque i progetti chiusi e già finanziati dalla Regione: Parteolla e Basso Campidano, Ogliastra (Percorsi di lunga vita), Gallura (Città di Paesi), Parte Montis (C.A.S.A.) e Marghine (Marghine al centro) per un totale di oltre 156 milioni di euro messi a correre, 60 Comuni e quasi 180mila abitanti coinvolti.