Energia e ambiente, Paci a Serbariu: per il Sulcis grande attenzione e molte risorse dalla Giunta, con la ricerca e l'innovazione pensiamo al futuro
"In questo territorio ci sono grandi tradizioni, conoscenze, competenze nel settore minerario, dell’energia e dell’ambiente, e sono disponibili importanti risorse: dobbiamo convertire queste conoscenze, portarle nel campo dell'innovazione e continuare a lavorare insieme per individuare nuovi settori di sviluppo e occupazione". L'ha detto l'assessore Paci.
CARBONIA, 30 GIUGNO 2017 - "Dobbiamo e vogliamo salvaguardare le grandi industrie che sono in crisi e i posti di lavoro ed è indispensabile guardare al futuro e pensare a una riconversione industriale che passa dalla tutela dell'ambiente. La ricerca, che poggia le sue basi su innovazione tecnologica e capitale umano, è un pezzo di quel futuro. In questo territorio ci sono grandi tradizioni, conoscenze, competenze nel settore minerario, dell’energia e dell’ambiente, e sono disponibili importanti risorse: dobbiamo convertire queste conoscenze, portarle nel campo dell’innovazione e continuare a lavorare insieme per individuare nuovi settori di sviluppo e occupazione". L'ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci partecipando nella grande miniera di Serbariu a Carbonia al convegno "Il Sulcis e l’attività di ricerca: una riflessione critica per una progettazione avanzata".
"Il Progetto Aria, che ha una caratura internazionale, dimostra quanto la ricerca è importante e può essere di raccordo fra passato e futuro, sfruttando ad esempio le caratteristiche delle nostre miniere per mettere a punto sfide innovative. E poi ci sono altri progetti portati avanti nel campo del turismo o dell’information technology", ha sottolineato Paci. "Non si può negare che le grandi industrie siano in crisi, e noi abbiamo il preciso dovere di trovare il modo per superare le difficoltà e guardare al futuro. Sotacarbo, Cesa, Aria, Carbosulcis: tasselli che potrebbero essere messi a sistema in una piattaforma di progettazione e sviluppo di ampio respiro. Con queste competenze bisogna progettare industrie che abbiano capacità economica e tutelino l’ambiente. Un compito che devono portare insieme a termine Regione, Università, imprenditori: il settore pubblico, la ricerca, i privati la cui presenza è indispensabile e irrinunciabile".
Rispetto al Sulcis, Paci ha ricordato che l’attenzione da parte della Regione è massima, così come sono rilevanti più che in ogni altro territorio della Sardegna i finanziamenti messi a disposizione, proprio per la consapevolezza delle difficoltà e della situazione estremamente critica. “Il Piano Sulcis ha iniziato faticosamente a marciare solo con questa Giunta. Non basta avere a disposizione 600 milioni, bisogna spenderli e spenderli bene. Le risorse non durano all’infinito, vanno programmate e spese rapidamente altrimenti si perdono”, ha concluso Paci. "Ci sono ancora decine di milioni disponibili, ad esempio per la fiscalità di vantaggio, per i bandi per le imprese, per la portualità: lavoriamo insieme, regioni, enti locali, imprese, uniamo le risorse, progettiamo il miglior futuro possibile per questa terra che ha tutte le potenzialità per farcela".
"Il Progetto Aria, che ha una caratura internazionale, dimostra quanto la ricerca è importante e può essere di raccordo fra passato e futuro, sfruttando ad esempio le caratteristiche delle nostre miniere per mettere a punto sfide innovative. E poi ci sono altri progetti portati avanti nel campo del turismo o dell’information technology", ha sottolineato Paci. "Non si può negare che le grandi industrie siano in crisi, e noi abbiamo il preciso dovere di trovare il modo per superare le difficoltà e guardare al futuro. Sotacarbo, Cesa, Aria, Carbosulcis: tasselli che potrebbero essere messi a sistema in una piattaforma di progettazione e sviluppo di ampio respiro. Con queste competenze bisogna progettare industrie che abbiano capacità economica e tutelino l’ambiente. Un compito che devono portare insieme a termine Regione, Università, imprenditori: il settore pubblico, la ricerca, i privati la cui presenza è indispensabile e irrinunciabile".
Rispetto al Sulcis, Paci ha ricordato che l’attenzione da parte della Regione è massima, così come sono rilevanti più che in ogni altro territorio della Sardegna i finanziamenti messi a disposizione, proprio per la consapevolezza delle difficoltà e della situazione estremamente critica. “Il Piano Sulcis ha iniziato faticosamente a marciare solo con questa Giunta. Non basta avere a disposizione 600 milioni, bisogna spenderli e spenderli bene. Le risorse non durano all’infinito, vanno programmate e spese rapidamente altrimenti si perdono”, ha concluso Paci. "Ci sono ancora decine di milioni disponibili, ad esempio per la fiscalità di vantaggio, per i bandi per le imprese, per la portualità: lavoriamo insieme, regioni, enti locali, imprese, uniamo le risorse, progettiamo il miglior futuro possibile per questa terra che ha tutte le potenzialità per farcela".