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Sanità, Centro nazionale per la prevenzione finanzia progetto della Sardegna

Con 448 mila euro verrà finanziato il progetto “Ambiente, programmazione epigenetica fetale e prevenzione delle patologie croniche", 450 mila euro andranno a progetto del Veneto, partner la Assl di Cagliari su "Sperimentazione di un modello operativo integrato per la presa in carico di soggetti con fattori di rischio e/o con patologie croniche attraverso un approccio intersettoriale tra Dipartimento di Prevenzione, Distretto, Ospedale e territorio".
Cagliari, 30 LUGLIO 2017 - Su 43 progetti presentati per accedere ai finanziamenti del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, la Sardegna si è posizionata al quarto posto come ente proponente (partner) con uno dei due progetti inviati (capofila l’Azienda ospedaliero universitaria e Università Cagliari) ed è coinvolta, come Assl di Cagliari, nel progetto proposto dalla Regione Veneto.
Con 448 mila euro verrà finanziato il progetto “Ambiente, programmazione epigenetica fetale e prevenzione delle patologie croniche", 450 mila euro andranno a progetto del Veneto, partner la Assl di Cagliari su "Sperimentazione di un modello operativo integrato per la presa in carico di soggetti con fattori di rischio e/o con patologie croniche attraverso un approccio intersettoriale tra Dipartimento di Prevenzione, Distretto, Ospedale e territorio".

Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) è un organismo di coordinamento tra il ministero della Salute e le Regioni per le attività di sorveglianza, prevenzione e risposta tempestiva alle emergenze. Secondo la legge istitutiva, il Ccm opera “in coordinamento con le strutture regionali attraverso convenzioni con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, le Università, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e con altre strutture di assistenza e ricerca pubblica e privata, nonché con gli organizza si sanità militare”, e agisce “con modalità e in base a programmi annuali approvati con decreto del ministro della Salute”.