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Europa. Ambiente e cooperazione i temi della Sardegna agli Open days. Pigliaru: "In prima linea con le nostre buone pratiche"

"Molto spesso un territorio si trova davanti problemi che altri hanno già affrontato e risolto: conoscere il modo in cui lo hanno fatto vuol dire avere a disposizione soluzioni già sperimentate, significa non solo sapere cosa fare, ma anche cosa non fare. Da parte nostra, abbiamo scelto di concentrarci su ambiente e cooperazione internazionale, temi su cui la Sardegna è in prima linea - conclude il presidente Pigliaru -, con particolare attenzione alle funzioni di coordinamento applicate a differenti temi e livelli."
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Bruxelles, 11 ottobre 2017 - "Le politiche regionali e locali sono uno straordinario catalogo di buone pratiche. Se il Comitato delle Regioni è un luogo privilegiato per lo scambio e il confronto, gli Open Days offrono le migliori opportunità di condivisione delle esperienze più interessanti”. Così il presidente Francesco Pigliaru commenta la partecipazione della Regione Sardegna alle giornate che il Comitato di Bruxelles dedica questa settimana all’approfondimento delle buone pratiche regionali e locali attraverso incontri, seminari, workshop e conferenze. “Molto spesso un territorio si trova davanti problemi che altri hanno già affrontato e risolto: conoscere il modo in cui lo hanno fatto vuol dire avere a disposizione soluzioni già sperimentate, significa non solo sapere cosa fare, ma anche cosa non fare. Da parte nostra, abbiamo scelto di concentrarci su ambiente e cooperazione internazionale, temi su cui la Sardegna è in prima linea - conclude il presidente Pigliaru -, con particolare attenzione alle funzioni di coordinamento applicate a differenti temi e livelli."

AMBIENTE E SOSTENIBILITÀ. Di sostenibilità ha parlato l’assessora Donatella Spano, che ha partecipato ai lavori sul Patto dei Sindaci organizzati dalla Commissione ENVE, di cui Francesco Pigliaru ha tenuto la presidenza negli ultimi due anni e mezzo. Donatella Spano ha ripercorso alcune delle scelte politiche della Giunta, dai finanziamenti per le misure di adattamento e mitigazione nella lotta ai cambiamenti climatici agli investimenti nella mobilità elettrica, dal Piano rifiuti alle azioni di educazione ambientale, sino al rapporto con le Amministrazioni locali, “che manteniamo stretto e costante non solo per quanto riguarda l’indirizzo delle risorse, ma anche per lavorare sempre di più sulla sensibilizzazione. Il Patto dei Sindaci, che coordiniamo, è uno strumento prezioso per il dialogo interno tra i differenti livelli di governance, per spingere le amministrazioni dei territori a interagire tra loro, a fare rete. Ancora - ha proseguito -, il nostro ruolo di Coordinatori della Commissione Ambiente in Conferenza Regioni ci attribuisce responsabilità nazionali, sia in termini di proposta di un modello che di collaborazione attiva nelle azioni concrete.” A sottolineare infine l’approccio di lavoro della Regione Sardegna, Donatella Spano ha fatto riferimento al patto di sviluppo comune stretto con Corsica e Baleari, “in ogni passaggio del quale si tiene conto della sostenibilità”.

GLI ACQUISTI GREEN. L’approfondimento è stato dedicato alla politica degli acquisti pubblici ecologici (green public procurement, GPP) con la relazione di Gianluca Cocco per l’Assessorato dell’Ambiente. “Vuol dire maggiore efficienza e risparmio, significa investire in economie verdi e nella creazione di nuove opportunità di lavoro ‘green’, oltre che dare impulso all’innovazione sia nella progettazione e realizzazione dei beni e servizi che nelle modalità di acquisto. E noi siamo stati dei pionieri - ha spiegato Cocco -, prima regione in Italia a essersi dotata di uno strumento di programmazione specifico per la diffusione e adozione del GPP, al pari di quanto richiesto dalla Commissione Europea agli Stati Membri. Lo strumento che noi abbiamo iniziato ad applicare e sviluppare volontariamente ha portato a introdurre l’obbligo di utilizzo dei criteri ambientali minimi (CAM) negli appalti. Oggi che è obbligatorio - ha concluso Gianluca Cocco -, la nostra strategia è stata individuata come buona pratica da copiare ed esportare.”

LA COOPERAZIONE MEDITERRANEA. L’ultimo degli appuntamenti con la Regione Sardegna a Bruxelles è fissato per oggi, con la presentazione delle attività del programma europeo di cooperazione mediterranea ENI CBC Med 2014-2020, di cui la Regione è Autorità di Gestione. Lo spazio di approfondimento della presentazione, inserita nei lavori della Commissione Europea sui Negoziati di Allargamento e Politica di Vicinato, è dedicato all’esperienza con il Libano, i cui territori sono particolarmente attivi nella cooperazione: molti dei progetti portati avanti in questi anni e che verranno illustrati nell’arco della giornata, sono stati realizzati in partenariato con attori sardi come l’Università di Cagliari, il Comune di Alghero e diversi assessorati e agenzie regionali. Finanziato all’interno della componente di cooperazione transfrontaliera della Politica Europea di Vicinato, il Programma ENI CBC Med è la più grande iniziativa di cooperazione transfrontaliera dell’Unione europea nello spazio mediterraneo in termini di Paesi partecipanti e di risorse disponibili, con 209 milioni di euro e oltre 95 territori che fanno parte di 13 Paesi: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Giordania, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia.