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Governo del territorio, Erriu a Carbonia: nel Sulcis la ricettività turistica e l'edificabilità in agro sono problemi di lunga data

"Vi è l'esigenza di adeguare le strutture ricettive esistenti, ma riteniamo che si debba anche offrire la possibilità di realizzarne di nuove per rispondere in maniera più efficace alla domanda del mercato e offrire opportunità di sviluppo alle comunità locali". Cosùì ha detto l'assessore Erriu.
Carbonia, 18 maggio 2018 - "Oggi ci troviamo nel cuore del Sulcis, un territorio che è caratterizzato da alcune problematiche forti che riguardano in particolare il settore turistico e l’agro. Vi è l'esigenza di adeguare le strutture ricettive esistenti, ma riteniamo che si debba anche offrire la possibilità di realizzarne di nuove per rispondere in maniera più efficace alla domanda del mercato e offrire opportunità di sviluppo alle comunità locali. Tutto questo stando nell'alveo delle vigenti regole sovraordinate di tutela e salvaguardia. Sommando i posti letto delle strutture presenti nel Sulcis, nel Medio Campidano e nell’Oristanese, arriviamo ad appena un quarto dei posti letto della Gallura: uno squilibrio che richiede una riflessione da parte di tutti. Nelle aree rurali invece avvertiamo l’esigenza di una più efficace organizzazione e, allo stesso tempo, dobbiamo affrontare il problema della edificabilità. Sino ad oggi ha prevalso la salvaguardia dell’interesse privato rispetto a quello collettivo, noi invece puntiamo a garantire l’interesse pubblico anche nell’ottica del minor consumo possibile del suolo". Così ha esordito l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nel quarto incontro pubblico dedicato al disegno di legge di Governo del territorio, che oggi si è tenuto al Museo del carbone della Grande miniera di Serbariu, a Carbonia.

"Altro tema, in verità comune a tutta la Sardegna, è quello della semplificazione delle procedure di adozione degli strumenti urbanistici", ha proseguito l’assessore Erriu. "Parliamo non soltanto dei PUC, per i quali c'è ancora molto da fare, ma anche dei Piani di utilizzo dei litorali e di quelli dedicati al recupero e alla valorizzazione dei centri storici, per i quali la rigidità delle norme costituisce un freno per lo sviluppo. L’adozione di questi strumenti libera risorse economiche, ecco perché è fondamentale accelerare i tempi di approvazione da parte degli enti locali".

Il rappresentante dell’esecutivo Pigliaru ha poi ricordato che "sulla piattaforma web Sardegna Partecipa sono presenti da alcuni giorni il testo di base e vari contributi offerti da molteplici portatori di interesse. Siamo impegnati nella raccolta di osservazioni e proposte che poi saranno consegnate alla competente Commissione consiliare, prima di riprendere la discussione formale sul DDL in Consiglio regionale".