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Ambiente, Regione potenzia componente pluviometrica della rete di monitoraggio della Protezione civile. Nuovo sistema operativo nei prossimi giorni

Nel sistema vengono inserite 25 nuove stazioni di monitoraggio delle piogge con finalità di Protezione Civile che si aggiungono alle attuali 92. L'Arpas ha inoltre aggiornato il documento tecnico "Soglie di allerta pluviometrica nella Regione Sardegna” con i nuovi valori della "pioggia indice dei 15 giorni precedenti" utilizzati in fase di previsione per tener conto del grado di saturazione del suolo nel periodo antecedente alle precipitazioni.
Cielo nuvoloso
Cagliari, 3 luglio 2018 - La Giunta, su proposta dall’assessora alla Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha approvato la delibera che rende concreto il rafforzamento della componente pluviometrica all'interno della rete di monitoraggio idrotermopluviometrica della Protezione civile. Nel sistema vengono inserite 25 nuove stazioni di monitoraggio delle piogge con finalità di Protezione Civile che si aggiungono alle attuali 92. L'Arpas ha inoltre aggiornato il documento tecnico "Soglie di allerta pluviometrica nella Regione Sardegna” con i nuovi valori della "pioggia indice dei 15 giorni precedenti" utilizzati in fase di previsione per tener conto del grado di saturazione del suolo nel periodo antecedente alle precipitazioni. La nuova rete, nel suo nuovo assetto, sarà formalmente in esercizio entro il prossimo 15 luglio. L’assessora Spano sottolinea che “l’inserimento della nuove stazioni di monitoraggio consolida un apparato già collaudato e si inserisce nel contesto di iniziative già attuate come la recente inaugurazione del nuovo sistema delle sale operative". "Il potenziamento della rete fiduciaria di Protezione civile della Regione Sardegna, quale componente della rete nazionale integrata, rientra - aggiunge l’assessora alla Difesa dell’Ambiente - tra le prerogative attribuite alle Regioni e al Dipartimento della Protezione Civile, anche in forza delle specifiche esigenze di monitoraggio e sorveglianza in tempo reale delle aree a rischio".