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Aias, Regione e Ats "Risoluzione atto dovuto. Lavoriamo per garantire continuità assistenza e lavoro"

“Ats ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate” hanno spiegato Arru e Moirano. “Dal momento che ciò non è avvenuto, Ats ha mandato una nota con la quale comunica all’Aias la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità”.
Cagliari, 1 agosto 2018 – Non ci saranno pazienti che resteranno senza assistenza, né lavoratori senza occupazione: rispettando una chiara indicazione del Consiglio regionale, i contratti con gli erogatori privati prevedono il regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori, pena la risoluzione del contratto stesso e la perdita dell’accreditamento. E’ quanto sta avvenendo con l’Aias, hanno chiarito ancora una volta – nel corso di una conferenza stampa, nel pomeriggio, - l’assessore della Sanità, Luigi Arru, e il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, affiancato dal direttore del Dipartimento Affari generali, Giuseppe Pintor.

“Ats ha chiesto all’associazione di regolarizzare la sua situazione ed entro ieri avremmo dovuto avere la comunicazione dell’avvenuto pagamento delle retribuzioni arretrate” hanno spiegato Arru e Moirano. “Dal momento che ciò non è avvenuto, Ats ha mandato una nota con la quale comunica all’Aias la risoluzione del contratto e la prosecuzione dell’attività, fino al 31 dicembre, per ragioni di pubblica utilità”.

Regione e Ats assicurano che si lavorerà da subito per trovare la soluzione migliore per garantire l’assistenza e l’occupazione, ma non chiudono la porta in faccia all’associazione – “in questi mesi ci auguriamo che dia ai lavoratori tutto ciò che spetta loro” - e ribadiscono che non c’è mai stato alcun atteggiamento pregiudiziale nei confronti dell’Aias. Ats è in regola col pagamento delle fatture (ai 60 giorni), sono stati pagati anche i decreti ingiuntivi, con provvisoria esecuzione, da quasi 2 milioni di euro, mentre non può essere accolta la fideiussione presentata da Aias lo scorso 27 luglio perché rilasciata da un intermediario sospeso dalla Banca d’Italia. Sul contenzioso (per un totale di 15 milioni di euro) si attende la pronuncia dei giudici.

A chi oggi lo accusa di non pagare, Arru ha ricordato che, al primo incontro in Prefettura a Cagliari, sulla vicenda Aias, l’associazione dichiarava un credito di 42 milioni nei confronti della Regione: “a chi governava allora, domando perché non abbiano pagato, visto che ora ritengono fossero soldi dovuti”.