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Ricerca di base, pubblicata la graduatoria del bando da 6 milioni. Paci: così crescono le università e le competenze dei nostri giovani laureati

"La ricerca è fondamentale, perché è da lì che nasce tutto, e la Giunta Pigliaru continua a sostenerla fortemente. È uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo, per la crescita delle imprese e delle nostre Università, per la formazione del nostro capitale umano e dei giovani laureati, che possono diventare competitivi a livello internazionale. Dalla ricerca parte tutto, anche per creare impresa e fare in modo che tutto questo si trasformi in nuova occupazione per i nostri giovani". Così l'assessore Paci.
Assessorato Programmazione
Cagliari, 1 dicembre 2018 - È stata pubblicata la graduatoria del Bando Ricerca di Base finanziato con 6 milioni di euro di risorse FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) dal Patto per la Sardegna (https://www.regione.sardegna.it/j/v/2599?s=1&v=9&c=46&c1=46&id=64192). I vincitori dei 61 progetti finanziati appartengono all’Università di Cagliari (65%), all’Università di Sassari (32%) e al Cnr, Centro nazionale di ricerca (3%), e potranno così avviare i loro progetti ricevendo un contributo di 90 o 110 mila euro. A gennaio prossimo verrà pubblicato un nuovo bando, finanziato con altri 6 milioni, e sarà dunque possibile presentare nuovi progetti da parte di altri ricercatori non vincitori di questo bando.

RISORSE IMMEDIATAMENTE SPENDIBILI - “Sono risorse immediatamente spendibili, in modo che le nostre università, e più in generale il sistema di ricerca, siano sempre più in grado di far crescere le competenze dei nostri giovani laureati”, dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci. “La ricerca è fondamentale, perché è da lì che nasce tutto, e la Giunta Pigliaru continua a sostenerla fortemente. È uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo, per la crescita delle imprese e delle nostre Università, per la formazione del nostro capitale umano e dei giovani laureati, che possono diventare competitivi a livello internazionale. Dalla ricerca parte tutto, anche per creare impresa e fare in modo che tutto questo si trasformi in nuova occupazione per i nostri giovani”.

LE AREE DEI PROGETTI - I progetti finanziabili, come previsto nel bando, erano suddivisi tra le seguenti aree: scienze matematiche e informatiche (2 progetti), fisiche (2), chimiche (4), della terra (2), biologiche (8), mediche (9), agrarie e veterinarie (5), Ingegneria civile e Architettura (4), Ingegneria industriale e dell’informazione (4), Scienze dell’antichità, filologico-letterarie (5), scienze storiche, filosofiche e pedagogiche (5), giuridiche (5), economiche e statistiche (4), politiche e sociali (2). Il bando prevedeva che potessero presentare domanda docenti o ricercatori universitari, personale strutturato di enti pubblici di ricerca con sede operativa in Sardegna, personale strutturato delle Aziende sanitarie e ospedaliere regionali.

LA VALUTAZIONE E I TEMPI DI REALIZZAZIONE - I progetti sono stati finanziati in ordine di merito, nei limiti fissati per ciascuna area e che abbiano riportato nella valutazione un punteggio minimo fino a esaurimento delle risorse.

I criteri di valutazione (la procedura era affidata a Cineca, Consorzio Interuniversitario che si è avvalso di valutatori esterni) sono stati la qualità scientifica del gruppo di ricerca, la qualità del progetto in termini costi-risultati, la qualità organizzativa del progetto. Come previsto, sarà ora sottoscritta una convenzione attuativa. I progetti devono essere realizzati entro 24 mesi.

“Con il finanziamento di questi progetti, che si affiancano agli interventi della legge 7, oggi diamo risposte concrete a università ed enti pubblici di ricerca. Che significa dare risposte concrete alla Sardegna e alla sua esigenza di crescere e affermarsi negli scenari internazionali”, conclude il vicepresidente della Regione.