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Sanità, approvato il rafforzamento della rete per le cure palliative in Sardegna

Approvati gli indirizzi per il rafforzamento della rete per le cure palliative in Sardegna. La Giunta ha dato all’Assessorato della Sanità l’incarico di istituire un coordinamento regionale della Rete delle cure palliative.
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Cagliari, 15 gennaio 2019 - Approvati gli indirizzi per il rafforzamento della rete per le cure palliative in Sardegna. La Giunta ha dato all’Assessorato della Sanità l’incarico di istituire un coordinamento regionale della Rete delle cure palliative, composto dai coordinatori delle reti locali e da esperti del settore individuati anche all’interno dei nodi accreditati della Rete, che sostituisce il coordinamento regionale per le cure palliative istituito nel 2013. Entro e non oltre dodici mesi dovrà essere presentata una dettagliata relazione sullo stato di attuazione della Rete, con eventuali proposte di miglioramento del modello scelto oggi.
La legge n. 38/2010 tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore con un insieme di interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali rivolti sia alla persona malata che al suo nucleo familiare per quei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi purtroppo negativa, non risponde più a trattamenti specifici. Al malato vanno assicurati il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute, l’equità di accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza. Importante, sotto questo profilo, è stata la riorganizzazione del sistema delle cure domiciliari attuata lo scorso anno. Il modello di rete regionale adottato con la delibera di oggi prevede l’istituzione e l’attivazione di due livelli di coordinamento: uno regionale, con le specifiche funzioni di supporto al governo regionale e di monitoraggio dello stato di funzionamento della rete, e un livello aziendale che, nell’ambito degli assetti organizzativi dell’Azienda per la tutela della salute (ATS), prevede l’articolazione in tre reti locali di cure palliative, con il pieno coinvolgimento delle aziende sanitarie ospedaliere (AO e AOU). Luoghi privilegiati di cura saranno il domicilio dell’assistito e l’Hospice come struttura residenziale, secondo le necessità del cittadino affetto da patologia cronica invalidante e progressiva e con limitata aspettativa di vita.