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Il Presidente Solinas al congresso delle Fondazioni bancarie: "Tutelare le diversità per creare condizioni di giustizia e uguaglianza e pari opportunità"

“La Sardegna è oggettivamente diversa dal resto della penisola italiana e dalla terraferma continentale per geografia, storia, cultura lingua, tradizioni. Ma questa diversità, così come le tante altre diversità presenti tra regioni, territori e città, non è un disvalore ma rappresenta la più grande ricchezza del Paese". Così il Presidente Solinas.
Cagliari, 7 aprile 2022 - Diversità e politiche di coesione territoriale e poi, partendo proprio dalle diversità intese come valore aggiunto, pari opportunità, con focus specifico sui trasporti. Sono gli spunti di riflessione offerti dal Presidente della Regione Christian Solinas nel corso del XXV Congresso Nazionale delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio. È proprio riprendendo il titolo dell’iniziativa, “Sulle strade dell’Uguaglianza”, che il Presidente Solinas ha evidenziato come il bisogno di uguaglianza sia un interesse concreto delle società avanzate di tutto il consesso civile, ma facendo direttamente riferimento alle specificità della Sardegna ha posto l’accento anche sul significato della diversità, intesa come valore e non come limite negativo.

“La Sardegna è oggettivamente diversa dal resto della penisola italiana e dalla terraferma continentale per geografia, storia, cultura lingua, tradizioni. Ma questa diversità, così come le tante altre diversità presenti tra regioni, territori e città, non è un disvalore ma rappresenta la più grande ricchezza del Paese. Le diversità – ha proseguito il Presidente - impongono il confronto e educano al dialogo, attraggono il bisogno di scoprire e di conoscere ciò che non è come noi. La questione è come coniugare la diversità all'uguaglianza. Le istituzioni, in primo luogo, sono tenute ad offrire a ciascuna diversità un percorso che la conduca ad affermare l'uguaglianza sostanziale, che significa avere pari opportunità di accesso ai servizi, pari opportunità di formazione personale e di affermazione dei propri talenti”.

“Noi sardi, per aver affermato il principio di uguaglianza, abbiamo bisogno di strumenti legislativi amministrativi differenziati. Entrano in gioco questioni ataviche sulla continuità territoriale, che oggi andrebbe liberata dal mero concetto di diritto sociale degli isolani isolati a raggiungere la terraferma per abbracciare un più ampio e moderno perimetro di coesione territoriale”, ha evidenziato il Presidente mettendo in stretta relazione il diritto all'accessibilità con la necessità di garantire pari possibilità di sviluppo del sistema economico produttivo sardo. Due temi strettamente legati tra loro, emblema dell’impegno istituzionale della Regione a favore della specificità territoriale insulare – che guardando alle Isole del Mediterraneo riguardano oltre 20 milioni di abitanti - nelle politiche europee. Esistono però, ha proseguito il Presidente Solinas “ancora numerose resistenze, anche e soprattutto, direi, in sede di Unione Europea, con riferimento, ad esempio, alla tariffa dei trasporti. Noi sosteniamo da sempre con forza che la tariffa aerea o marittima debba essere uguale per tutti perché non esiste un'autostrada in Europa, nel mondo dove i pedaggi siano differenziati tra chi sale e chi scende: è come se il biglietto del treno da Roma a Milano avesse un costo diverso in ragione della residenza in una o nell'altra delle due città. Così invece si pretende che sia per la Sardegna: i non residenti pagano tariffe spesso spropositate, più elevate, perché il libero mercato non è in grado di trovare un punto di equilibrio virtuoso e accessibile tra domanda e offerta. Questo – ha concluso il Presidente - determina un'evidente discriminazione, una disuguaglianza di opportunità territoriali”.

In conclusione del suo intervento il Presidente Solinas ha fatto riferimento al ruolo delle fondazioni di origine bancaria e delle casse di risparmio. “Viviamo un tempo di rapide, profonde trasformazioni epocali. L'introduzione del principio di sussidiarietà orizzontale nel nostro ordinamento ha sancito formalmente la rilevanza del contributo che gli attori privati del terzo settore offrono nell'affermazione delle finalità sociali della Repubblica – ha detto - Un contributo che è andato in crescendo negli anni sia in virtù della grande generosità dei tanti che s'impegnano in questo senso e sia, purtroppo, per la contrazione progressiva della presenza pubblica su alcuni fronti. Personalmente – ha concluso il Presidente Solinas - ritengo che sia necessario un corretto equilibrio tra ciò che le istituzioni devono comunque garantire e il supporto che il mondo generoso del Terzo settore delle fondazioni, delle Casse di risparmio quotidianamente offre”.