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10 anni fa moriva Mons. Ottorino Pietro Alberti. Il Presidente Solinas a Galtellì: un gigante della fede e della cultura, maestro di umanità e solidarietà

Un grande nuorese, un grande sardo, gigante della fede e della cultura, pastore attento ai problemi della sua amatissima Sardegna. Così il Presidente della Regione Christian Solinas ha ricordato, ieri a Galtellì, la grande figura di Monsignor Ottorino Pietro Alberti, nuorese, che fu Arcivescovo di Spoleto e di Cagliari, e che Galtellì, paese prediletto dal presule, ha voluto onorare.
Cagliari, 17 luglio 2022 - Un grande nuorese, un grande sardo, gigante della fede e della cultura, pastore attento ai problemi della sua amatissima Sardegna. Così il Presidente della Regione Christian Solinas ha ricordato, ieri a Galtellì, la grande figura di Monsignor Ottorino Pietro Alberti, nuorese, che fu Arcivescovo di Spoleto e di Cagliari, e che Galtellì, paese prediletto dal presule, ha voluto onorare.

Nella Chiesa parrocchiale, che ospita il Crocifisso miracoloso al quale mons. Alberti ha dedicato numerosi studi, è stata celebrata una Messa presieduta da Mons. Ottavio Utzeri, che fu segretario dell'Arcivescovo. Al termine si è svolto un convegno dedicato alla figura di mons. Alberti, con gli interventi del Presidente Solinas, di mons. Utzeri, dell'ex Presidente della Regione Angelo Rojch, degli amministratori locali e dei familiari dell'illustre ecclesiastico.

Il Presidente Christian Solinas ha ricordato la figura di Ottorino Pietro Alberti Vescovo, scienziato, storico.

La sua grande opera culturale, teologica e letteraria, già avviata fin dalla giovinezza, ha detto il Presidente, ebbe pieno compimento in Sardegna, in un dialogo costante con il mondo accademico e culturale libero da pregiudizi, umile ed accogliente.

Fin dalla permanenza nella Diocesi di Spoleto, Monsignor Alberti manifestò quella straordinaria attenzione verso i problemi sociali che ebbe a Cagliari pieno compimento. Una Chiesa davvero vicina a chi soffre, che porta nelle mani, come dice Francesco, l’odore delle sue pecore, che sente il respiro dei suoi sofferenti, il rantolo dei malati, il grido dell’operaio sfruttato e non tutelato.

Amava ascoltare tutti, sorridere, condividere, ha detto il Presidente. Sempre presente e disponibile per i poveri e gli ultimi, potenziò con l’impiego di cospicui fondi le attività caritative della Diocesi, e finanziò la creazione di comunità di accoglienza per i tossicodipendenti, della cui attività amava interessarsi personalmente.

Insigne storico, è autore di una imponente produzione letteraria incentrata prevalentemente sulla nostra Isola e sul ruolo della Chiesa nella promozione umana e sociale. Ha donato sua immensa biblioteca a Galtellì, che la renderà fruibile al pubblico.