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Porto di Cala Gonone, tavolo tecnico sui problemi di sicurezza degli Uffici della Capitaneria. L'Assessore Salaris: "Documento condiviso per arrivare quanto prima a una soluzione"

All’incontro hanno partecipato, oltre all’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, tutti i soggetti coinvolti, quindi i rappresentanti della Direzione Marittima di Olbia (Ministero delle Infrastrutture), del Provveditorato interregionale Lazio-Abruzzo-Sardegna, del Comune di Dorgali, oltre alle direzioni generali dei Lavori Pubblici e degli Enti locali e Urbanistica.
ass. Salaris riunone Cala Gonone
Cagliari, 12 settembre 2022 – Un documento condiviso nel quale si richiede la demolizione e ricostruzione della sede della Capitaneria di Porto di Cala Gonone, che da tempo necessita di lavori di messa in sicurezza non più procastinabili e necessari affinché vengano ripristinate le condizioni di sicurezza e incolumità per le persone. Il documento, indirizzato all’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, verrò condiviso anche con il Ministero competente e con la Prefettura. È l’esito della riunione che si è svolta questa mattina presso la sede dell’Assessorato dei Lavori Pubblici sui lavori di riordino del porto di Cala Gonone nella parte che riguarda appunto gli interventi sull’immobile demaniale sede della Capitaneria di Porto.

All’incontro hanno partecipato, oltre all’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris, tutti i soggetti coinvolti, quindi i rappresentanti della Direzione Marittima di Olbia (Ministero delle Infrastrutture), del Provveditorato interregionale Lazio-Abruzzo-Sardegna, del Comune di Dorgali, oltre alle direzioni generali dei Lavori Pubblici e degli Enti locali e Urbanistica.

La Regione, considerando gli uffici dell’Autorità marittima un irrinunciabile presidio per assicurare disciplina e vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, in primis la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione, aveva già stanziato le risorse necessarie alla messa in sicurezza, pari a 500mila euro. Il finanziamento rischia però di andare perduto se il Demanio non si pronuncerà sulla richiesta dei diversi soggetti coinvolti. Da qui la richiesta odierna, che porterà a un documento condiviso tra le parti, nella quale si chiede la demolizione e ricostruzione dell’immobile per arrivare e un edificio nuovo e tecnologicamente più avanzato e moderno.