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Protezione Civile, Progetto europeo 'MED-STAR' a Sassari: “Rafforzare la capacità delle Istituzioni pubbliche nel prevenire e gestire il crescente rischio incendi”

Cagliari, 13 settembre 2022 – Si è conclusa, nell’aula magna del Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari, la seconda e ultima giornata del progetto europeo "Med-Star", incentrata sui risultati delle attività progettuali, con un focus particolare sul valore e le opportunità per i territori. Obiettivo del progetto era quello di rafforzare la capacità delle istituzioni pubbliche nel prevenire e gestire il crescente rischio incendi dovuto anche ai cambiamenti climatici, mediante opportune attività di adattamento. Sono stati presentati i cinque piani di azione congiunti del progetto e i quattro progetti semplici "Intermed", "Med-Coopfire", "Med-Foreste" e "Med-Pss", collegati al progetto strategico "Med-Star" ma con un taglio più operativo e all’interno dei quali sono state realizzate alcune azioni pilota.
E’ stata evidenziata l’importanza del progetto "Med-Star" in tema di prevenzione, pianificazione e lotta agli incendi, in particolare per aver fatto dialogare amministrazioni con competenze diverse. Sono stati esaminati gli aspetti legati alla comunicazione di tipo digitale delle attività e degli eventi, oltre all’importanza della realizzazione di protocolli di sensibilizzazione per la popolazione a rischio.
Durante la sessione dedicata al monitoraggio degli incendi è stata evidenziata la necessità di avere indicatori standardizzati per capire come e quale procedura utilizzare dal primo momento. Particolare attenzione per le buone pratiche, come la condivisione dei dati disponibili in sala operativa, in tempo reale, e l’uso del simulatore Propagator. Ma anche i sistemi di allerta precoce, come ampliamento di quelli di videosorveglianza già esistenti, nell’ottica di un miglioramento di allerta precoce.
Altri temi della giornata sono stati la modellistica meteorologica, evidenziando l’importanza della raccolta dei dati, della standardizzazione della reportistica e di un modello di coordinamento operativo. Infine, si è parlato anche della necessità di una maggiore integrazione tra pianificazione territoriale, forestale e antincendio suddivisa per ambiti di bacino e della necessità di una legislazione che voglia puntare sulle pratiche di selvicoltura e selvi pastoralismo come pratiche di prevenzione antincendio. La giornata è terminata con una discussione sulle conclusioni e sulle prospettive future, che ha offerto spunti, anche in vista della nuova programmazione, soprattutto in riferimento alla possibilità di revisione delle strategie di prevenzione e alla gestione degli incendi.