Universita’ della terza eta’: la Giunta Regionale stanzia i fondi per l’anno accademico 2022/2023
La Giunta regionale riconosce alle Università della Terza Età un ruolo fondamentale di particolare rilevanza per la più ampia diffusione della cultura e della tradizione. Lo sviluppo della personalità e del sapere dei cittadini sardi adulti e anziani, il loro pieno inserimento nella vita sociale e culturale delle comunità in cui risiedono, ne favorisce l’integrazione e la socializzazione.
Cagliari, 24 novembre 2022 – La Giunta regionale riconosce alle Università della Terza Età un ruolo fondamentale di particolare rilevanza per la più ampia diffusione della cultura e della tradizione. Lo sviluppo della personalità e del sapere dei cittadini sardi adulti e anziani, il loro pieno inserimento nella vita sociale e culturale delle comunità in cui risiedono, ne favorisce l’integrazione e la socializzazione.
Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, annunciando lo stanziamento di 440 mila euro per il proseguimento delle attività didattiche e culturali ed uno stanziamento di euro 10 mila euro quale contributo agli investimenti per il sostegno delle proprie attività per l’anno accademico 2022/2023.
Soprattutto tra gli over 65 – ha sottolineato l’Assessore Biancareddu, le Università della Terza Età ricoprono un ruolo fondamentale, perché consentono una maggiore integrazione nel tessuto sociale e culturale del loro territorio. Le esperienze di questi anni documentano che le Università della Terza Età non hanno carattere elitario ma sono aperte a tutti e rappresentano un bacino di utenza vasto composito.
Dai dati si riscontra inoltre un crescente numero di iscritti e di interesse, che dimostra, prosegue Biancareddu, come questi Istituti rappresentino un freno al fenomeno dell’isolamento geografico, emigrazione, spopolamento e mancanza di occasioni di sviluppo culturale e costituiscono invece un fondamentale strumento di sviluppo per gli adulti e gli anziani, nella prospettiva di una vita piena e gratificante, dove la cultura assume un ruolo fondante di qualità.
Possono accedere al contributo per il finanziamento delle spese necessarie per il funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali, le Università della terza età, legalmente costituite, che abbiano svolto l’attività programmata nell’anno precedente e che nel programma delle iniziative per l’anno accademico 2022/2023 abbiano previsto lo svolgimento di attività corsuale in misura non inferiore al 60% dell’attività complessiva e che in tale programma abbiano previsto un congruo spazio, pari ad almeno il 15% delle attività corsuali, alla conoscenza o ricerca della realtà culturale, storica, sociale ed economica della Sardegna. Alle Università della terza età, legalmente costituite può essere riconosciuto anche un contributo, nella misura massima del 90% della spesa ammissibile e nei limiti degli stanziamenti previsti per l’anno 2022, per le spese di manutenzione, per l’attrezzatura e l’arredamento delle sedi polifunzionali destinate alle proprie attività.
In Sardegna sono 37 le Università della Terza Età legalmente riconosciute.
Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, annunciando lo stanziamento di 440 mila euro per il proseguimento delle attività didattiche e culturali ed uno stanziamento di euro 10 mila euro quale contributo agli investimenti per il sostegno delle proprie attività per l’anno accademico 2022/2023.
Soprattutto tra gli over 65 – ha sottolineato l’Assessore Biancareddu, le Università della Terza Età ricoprono un ruolo fondamentale, perché consentono una maggiore integrazione nel tessuto sociale e culturale del loro territorio. Le esperienze di questi anni documentano che le Università della Terza Età non hanno carattere elitario ma sono aperte a tutti e rappresentano un bacino di utenza vasto composito.
Dai dati si riscontra inoltre un crescente numero di iscritti e di interesse, che dimostra, prosegue Biancareddu, come questi Istituti rappresentino un freno al fenomeno dell’isolamento geografico, emigrazione, spopolamento e mancanza di occasioni di sviluppo culturale e costituiscono invece un fondamentale strumento di sviluppo per gli adulti e gli anziani, nella prospettiva di una vita piena e gratificante, dove la cultura assume un ruolo fondante di qualità.
Possono accedere al contributo per il finanziamento delle spese necessarie per il funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali, le Università della terza età, legalmente costituite, che abbiano svolto l’attività programmata nell’anno precedente e che nel programma delle iniziative per l’anno accademico 2022/2023 abbiano previsto lo svolgimento di attività corsuale in misura non inferiore al 60% dell’attività complessiva e che in tale programma abbiano previsto un congruo spazio, pari ad almeno il 15% delle attività corsuali, alla conoscenza o ricerca della realtà culturale, storica, sociale ed economica della Sardegna. Alle Università della terza età, legalmente costituite può essere riconosciuto anche un contributo, nella misura massima del 90% della spesa ammissibile e nei limiti degli stanziamenti previsti per l’anno 2022, per le spese di manutenzione, per l’attrezzatura e l’arredamento delle sedi polifunzionali destinate alle proprie attività.
In Sardegna sono 37 le Università della Terza Età legalmente riconosciute.