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Tavolo della mobilità del comparto sanitario, l’Assessore Nieddu: “Aperto il confronto sui contenuti, bene il riordino per i lavoratori e intero sistema”

Proseguono i lavori per la mobilità regionale degli operatori sanitari del comparto. A una settimana dal primo incontro, si è riunito nuovamente il tavolo istituzionale convocato dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e a cui hanno preso parte le sigle sindacali firmatarie del nuovo contratto collettivo nazionale della categoria e le aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna.
Sanità Medici Tac
Cagliari, 24 novembre 2022 – Proseguono i lavori per la mobilità regionale degli operatori sanitari del comparto. A una settimana dal primo incontro, si è riunito nuovamente il tavolo istituzionale convocato dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e a cui hanno preso parte le sigle sindacali firmatarie del nuovo contratto collettivo nazionale della categoria e le aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna.

“Come avevamo programmato abbiamo avviato il confronto sulle modalità attuative. Entro una settimana Ares ci fornirà un report completo relativo al personale del comparto delle Asl e chiederemo all’Areus e alle aziende ospedaliere analoghi resoconti con la stessa tempistica. Anche se la mobilità riguarderà solo i lavoratori a tempo indeterminato questo ci consentirà di avere un quadro di insieme esaustivo per avviare una procedure che tenga conto degli equilibri delle piante organiche”, dichiara l’assessore Nieddu. “Ai sindacati – prosegue l’assessore – abbiamo invece chiesto di fornirci una bozza in cui siano presenti i criteri da indicare nel bando. L’obiettivo è quello di avviare il prima possibile la mobilità per il personale del comparto, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e altre figure che, nel rispetto degli equilibri, avrebbero la possibilità di spostarsi nella sede di lavoro più vicina alla propria residenza. Oggi abbiamo operatori di Nuoro che lavorano a Cagliari e viceversa . Aprire alla mobilità significa non solo dare una risposta ai lavoratori e alle loro necessità, ma anche attuare un riordino razionale delle forze in campo a beneficio di tutti”.