Confronto tra agronomi e Giunta
La salvaguardia dell'ambiente e di un settore chiave per la Sardegna come l'agricoltura passa anche dal lavoro e dall'esperienza di agronomi e forestali. Se ne è discusso a Oristano.Nel suo intervento introduttivo Nicola Sanna, presidente della Federazione regionale degli agronomi, ha sottolineato il ruolo e l'importanza di questa figura in una regione, come la nostra Isola, che presenta nel 99 per cento del suo territorio elementi di ruralità e dove in 295 Comuni è concentrato l'81 per cento della superficie agricola sarda. "Siamo tecnici dell'innovazione – ha detto Sanna – e mettiamo a disposizione la nostra professionalità per far crescere l'Isola e far competere agricoltura e ambiente anche in Europa".
Nel corso del dibattito hanno preso la parola diversi agronomi che hanno illustrato difficoltà, raccontato esperienze personali e tratteggiato prospettive sulla loro professione. L'assessore all'Agricoltura Foddis ha sottolineato l'importanza dell'impresa agricola: "È al centro della nostra politica, abbiamo l'obiettivo di sostenerla nella crescita e renderla competitiva in modo tale da aiutarla a promuovere e valorizzare le specificità della Sardegna".
Il presidente della Giunta ha ringraziato per l'alta partecipazione gli agronomi presenti e ha tracciato il ruolo della Regione e quello dei professionisti: "La Regione ha il compito di creare una cornice generale, di fissare delle regole per l'agricoltura e farle rispettare, mentre l'obiettivo di agronomi e forestali è far crescere il mondo dell'agricoltura isolana. Per fare questo occorrono valide competenze (e tre di queste le abbiamo messe a capo delle nuove Agenzie Laore, Agris e Argea) e stimoli nuovi". Un forte accento Soru, che ha parlato anche dei vantaggi sul piano occupazionale per la professione del Piano paesaggistico, ha voluto porlo sulla ricerca e sulla formazione dei giovani: "Ecco perché stiamo pensando di creare un Politecnico della Sardegna cui possano contribuire i due Atenei isolani".