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La Sardegna prima in Italia per numero di donatori di midollo osseo

La Sardegna nel 2006 al primo posto tra le regioni d'Italia per potenziali donatori di midollo. Dal 1992 oltre un centinaio i volontari sardi che hanno donato a favore di corregionali.
Piano sanitario
CAGLIARI, 11 MAGGIO 2007 - Nel 2006 la Sardegna è risultata al primo posto tra le regioni d'Italia per potenziali donatori di midollo osseo. In base al Rapporto di attività del Registro nazionale dei donatori di midollo osseo, divulgato oggi, su una popolazione di circa un milione 650mila abitanti, i donatori iscritti sono quasi 20mila, con un indice di 1.215 donatori ogni 100mila abitanti.

Per potenziali donatori si intendono le persone iscritte nel Registro regionale - e, automaticamente, in quello nazionale - che, in presupposte condizioni di buona salute, non hanno superato il limite di età (variabile da regione a regione: in Sardegna è fissato a 55 anni).

Nella classifica di distribuzione dei potenziali donatori, dopo la Sardegna ci sono Veneto (con un rapporto di 1.040 tra popolazione e numero di donatori), Emilia Romagna (indice 959), la Provincia di Bolzano ( 883) e la Liguria ( 781). Chiudono la Campania (53 ), il Lazio (181), la Sicilia (192).

Dal 1992 hanno già donato il midollo osseo oltre 100 volontari sardi, a favore di corregionali e di pazienti ricoverati in strutture della penisola o estere. Nei primi quattro mesi del 2007, i donatori sono stati quattro. Lo scorso anno i trapianti da donatore volontario (quindi non familiare) effettuati in Sardegna sono stati 10, e 12 nel 2005.

Per molti pazienti affetti da malattie ematologiche neoplastiche (ad esempio leucemie o linfomi) e non neoplastiche (ad esempio talassemia o anemia aplastica), il trapianto di midollo osseo rappresenta un'importante possibilità di trattamento e guarigione. Con il trapianto di midollo viene effettuata la sostituzione del midollo osseo malato con cellule sane, capaci di rigenerare il sangue circolante. Dichiarare la propria disponibilità a donare il midollo significa mettere a disposizione di un malato le cellule staminali di una persona sana. Le cellule da trapiantare devono ovviamente essere compatibili con il ricevente, per questo esistono i registri dei donatori.

"Nella Settimana dei trapianti si confermano il valore e l'attenzione che i sardi danno alla donazione - afferma l'assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin - e la grande generosità che porta la Sardegna ai primi posti in Italia anche per le donazioni di organi e nei trapianti".

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