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Soru: in Sardegna amministrative, non elezioni regionali

Una dichiarazione del Presidente della Regione, Renato Soru, che commenta i risultati delle elezioni amministrative in Sardegna: "In Sardegna si è votato sui sindaci di alcune città e non sul governo regionale. Non si è votato sulle politiche regionali e la Finanziaria, e tantomeno sul piano paesaggistico".
Elezioni
CAGLIARI, 29 MAGGIO 2007 - "In Sardegna si è votato sui sindaci di alcune città e non sul governo regionale. Si è votato sulle persone che possono garantire una buona amministrazione, pulire le strade, far funzionare la macchina amministrativa, gestire le risorse destinate al Comune dalla Regione e avere capacità di partecipare ai bandi delle risorse europee e di vincerli. Non si è votato sulle politiche regionali e la Finanziaria, e tantomeno sul piano paesaggistico".

"Non si spiegherebbe altrimenti perché il centrosinistra abbia perso a Olbia e vinto a Palau, a pochi chilometri di distanza, entrambi sulla costa. Altrettanto non si capirebbe perché abbia perso ad Alghero e vinto a Barisardo, Tresnuraghes, Magomadas, centri costieri interessati allo stesso modo alla severità delle norme di tutela della costa e dell'agro".

"Si è votato per i sindaci anche nelle province di Sassari e Nuoro dove, evidentemente, grazie a un buon radicamento dei partiti e all'autorevolezza dei candidati, il centrosinistra ha vinto a Ozieri e tutte le sfide elettorali del Nuorese, conquistando fra gli altri paesi come Bitti e Lula. Altrettanto si è votato per i sindaci e non per la politica regionale nell'area cagliaritana, dove il centrosinistra ha avuto lo stesso risultato di 5 anni fa a Selargius e a ha conquistato centri importanti come Villasor e San Sperate".

"A Oristano, città e provincia tradizionalmente orientate verso il centrodestra, ugualmente il centrosinistra chiude il primo turno con un risultato pressoché identico rispetto a 5 anni fa, e la presenza di un ottimo candidato ci invoglia a continuare a lavorare con passione per il prossimo ballottaggio".

''Occorrerà certamente fare una riflessione sulla capacità del centrosinistra in certe aree di selezionare classe dirigente, di essere presente nel territorio, maggiormente radicato nella società, di fare emergere la proposta politica e i valori del centrosinistra e raccogliere maggiormente la fiducia degli elettori nella capacità di governo locale. Certamente a partire dalle città di Olbia e Alghero".

"La Regione continuerà a portare avanti con coerenza e determinazione un programma di rinnovamento della Sardegna per il quale ha avuto un ampio consenso elettorale, e con orgoglio a tre anni di distanza, con la Finanziaria regionale recentemente approvata, presenta finalmente i frutti del rigoroso lavoro di taglio dei costi della politica e dell'amministrazione, il grande risultato della vertenza sulle entrate, i primi benefici della riforma degli enti regionali e delle politiche di pianificazione quali il piano sanitario e il piano energetico".

"Altresì risultano sempre più evidenti i grandi investimenti per il futuro della Sardegna che derivano dall'impegno sulle servitù militari e dalle politiche paesaggistiche e ambientali le quali ottengono un sempre più vasto consenso. La Sardegna persegue con convinzione il suo nuovo modello di sviluppo nel solco indicato dalla Strategia di Lisbona per l'Europa, puntando tutto sull'istruzione e la crescita del livello di conoscenza quale unico modo per creare nuovi e migliori posti di lavoro e maggiore coesione sociale".

"Certamente sarà importante nei prossimi mesi che la giunta e l'intero centrosinistra garantiscano il massimo di unità per l'attuazione e la più efficace comunicazione del processo di cambiamento in atto, dei grandi risultati già raggiunti e della svolta della legge finanziaria per accelerare ulteriormente gli obiettivi di modernizzazione, di crescita del lavoro e della solidarietà sociale".